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I pontieri del centrosinistra tifano per il rinvio delle elezioni in Calabria

Uno slittamento del ritorno alle urne potrebbe ricomporre il quadro di una coalizione spaccata tra Irto e de Magistris

L’aula del Consiglio regionale calabrese di Palazzo Campanella a Reggio Calabria

Il dialogo naufragato ancora prima di iniziare è la conferma che tra Luigi de Magistris e Nicola Irto, i due pretendenti alla poltrona di governatore di area centrosinistra, le distanze sono incolmabili. L’appello all’unità lanciato dall’esponente del Pd è sembrato più una strategia per “rovesciare” su altri il peso della responsabilità dello strappo che un tentativo reale di costruire un fronte coeso. E dunque la campagna elettorale dei due contendenti - in queste condizioni un “regalo” al centrodestra - è partita. Ufficialmente il voto è fissato per domenica 11 aprile, ma più indizi spingono in direzione di un ulteriore slittamento del voto. I dati preoccupanti della pandemia potrebbero spingere il governo a emanare un nuovo decreto “elezioni” come è stato fatto lo scorso anno per dare un quadro coerente agli appuntamenti elettorali. Ed è proprio guardando oltre l’orizzonte di aprile che i pontieri della coalizione spingono per riannodare i fili delle interlocuzioni tra la diverse anime del centrosinistra.

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