È stato notificato nel pomeriggio di ieri alla Giunta e al Consiglio regionale il decreto con il quale la presidenza del Consiglio dei ministri sospende, «a decorrere dal 21 gennaio 2021», l’assessore regionale al Bilancio Francesco Talarico (Udc), finito agli arresti domiciliari per decisione del gip distrettuale di Catanzaro nell’inchiesta “Basso Profilo”.
Il provvedimento, che reca la data del 2 febbraio, richiama la legge Severino, nella parte in cui «prevede la sospensione di diritto dalle cariche di presidente della giunta regionale, assessore e consigliere regionale, quando è disposta l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari».
Le deleghe detenute da Talarico, Bilancio e Personale, così come anticipato dalla Gazzetta del Sud nei giorni scorsi, sono state assunte ad interim dal presidente facente funzioni Nino Spirlì. Talarico è accusato di voto di scambio con esponenti del clan De Stefano di Reggio Calabria per le elezioni politiche del 2018, in cui l’esponente dell’Udc era candidato nel collegio uninominale di Reggio.
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