Su e giù, tra Roma, Napoli e la Calabria. Sono giorni intensi per Luigi de Magistris, alle prese con l’ultimo scorcio di legislatura da sindaco all’ombra del Vesuvio e il desiderio di vincere una sfida difficile tra il Pollino e lo Stretto. «Affascinante – spiega – più che altro. Sono fiducioso perché c’è l’occasione di aprire una stagione nuova, di cambiamento, di reale prospettiva per i calabresi stanchi della solita politica».
Il rapporto con Tansi...
Finora la levata di scudi contro la discesa in campo dell’ex pm è stata decisa. Perfino Carlo Tansi, il candidato “civico” potenzialmente più vicino alle posizioni del sindaco “arancione” sembra chiudere la porta al dialogo. «Sono fiducioso – ragiona de Magistris – sul fatto che alla fine troveremo l’unità. Non vado dietro al dibattito politico e umorale di giornata, preferisco connettermi con la vita reale. Ritengo che con Tansi, dopo l’approccio avuto nei giorni scorsi, si possa trovare una convergenza. D’altronde entrambi siamo alternativi a quel ceto politico trasversale che tanti danni ha prodotto a questa terra».
... e con i grillini
Resta sul tavolo il nodo del rapporto con i 5 Stelle. «Dipende da loro – precisa de Magistris – più che da me. Sta a loro decidere da che parte stare. È più importante assecondare volontà romane e quindi accettare un’alleanza con il Pd e gli altri partiti tradizionali o tornare allo spirito originario e provare rompere schemi e liturgie che hanno fatto tanto male alla Calabria?». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro