
L’Udc calabrese prova a ripartire dopo la bufera giudiziaria che ha travolto alcuni tra i suoi massimi dirigenti. A Lamezia, per la riunione della direzione regionale del partito, l’atmosfera è quella degli appuntamenti importanti. La riunione, convocata dal vicesegretario vicario Giuseppe Graziano, viene preceduta dalla scelta di vertici nazionali di nominare commissario in Calabria Nunzio Testa, ex parlamentare centrista e professore ordinario all’Università di Foggia. Sarà lui a guidare il partito, dopo l’arresto del segretario calabrese Franco Talarico (accusato dalla Dda di Catanzaro di voto di scambio politico-mafioso), alle prossime elezioni. Ed è proprio a quell’appuntamento che guardano un po’ tutti i dirigenti dello Scudocrociato. Ribadita la fedeltà alla coalizione di centrodestra, l’Udc tenterà di allargare il consenso guadagnato giusto un anno fa, quando riuscì ad eleggere due rappresentanti in Consiglio regionale. Missione non semplice considerata l’immagine offuscata dagli ultimi guai giudiziari che coinvolgono anche il segretario (dimissionario) nazionale Lorenzo Cesa. Ma è sull’imperativo di voltare pagina e dare linfa a una tradizione solitamente favorevole a queste latitudini che hanno insistito un po’ tutti gli intervenuti nella discussione.
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Persone:
1 Commento
Francesco Lago
27/01/2021 23:51
Voltare pagina o cambiare natura? L'antico aggancio delle mafie da parte della DC (che le tolse ai liberali) come vediamo si riproduce all'infinito...Troppa ancora e pressocchè immutata è la sinergia tra i compartecipi belli e buoni e quanti si ostinano nell'illusione di convertire la 'Ndrangheta, disarmandola per farne la più fedele confraternita!