«È forse il momento di chiarire che essere di sinistra non equivale ad avere la licenza di esprimere qualunque genere di offesa razzista su un popolo onesto, laborioso e dignitoso come quello calabrese». È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, dopo le nuove affermazioni di Corrado Augias, che ha definito la Calabria una “terra perduta” e “irrecuperabile”. «Non può essere concesso ad un ex parlamentare europeo del Pds ed intellettuale di riferimento del centrosinistra - prosegue Wanda Ferro - di utilizzare espressioni razziste e impregnate di odio etnico. Parole che se fossero state pronunciate da un politico di centrodestra avrebbero determinato, giustamente, il linciaggio mediatico e l’indignazione del mainstream. Non mi aspetto, naturalmente, tanta onestà intellettuale da chi accetta con il sorriso che la moglie del presidente Trump venga definita una escort nel corso di una trasmissione Rai. Eppure le analisi tardo-lombrosiane da quattro soldi dispensate dal recidivo Augias, che ha già avuto modo di affermare che la società calabrese e le sue istituzioni coincidono con la criminalità, non possono passare sottotraccia. Perché mortificano e insultano la Calabria vera, quella delle persone oneste, di chi ogni giorno lavora per produrre ricchezza e lavoro, di chi fa eccellenza, di chi fa cultura, di chi studia, di chi fa ricerca, di chi fa buona sanità, di chi è schierato in prima linea nella difesa della legalità, di chi ha il coraggio di fare politica e amministrare in una realtà difficile, tenendo le mani pulite e la schiena dritta. C’è chi come Augias pronuncia sentenze di morte dal suo comodo salotto, e chi lavora per il riscatto di una terra a cui la natura ha fatto doni meravigliosi, ma che ha la sua più grande ricchezza nella bellezza e nell’orgoglio della sua gente».