Calabria, Spirlì sulle scuole: “Monitoriamo i casi sui territori e siamo pronti a intervenire”
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la riapertura delle scuole elementari e medie in Calabria, i sindaci dei 402 comuni della regione «dove si verificano casi di contagi, dovrebbero prendersi la responsabilità di chiudere». A dirlo il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, in una diretta Facebook. «È quello che chiedo - ha aggiunto - agli amici sindaci: verificate se sui vostri territori ci sono dei casi. Perché se ci fossero, come sta accadendo, allora potreste intervenire. È chiaro che il controllo non può essere fatto solo oggi ma dovrà essere ripetuto nei prossimi giorni. In Conferenza Stato-Regioni avevo proposto la didattica mista per consentire a chi lo desiderava di proseguire con la didattica a distanza ma il ministro Azzolina non gradisce. L’unica cosa che sta portando avanti, ormai, è il rientro a scuola. È monofasica. Se non si rientra ha perso e siccome non vuole perdere, è l’unica cosa che ripete come un mantra, e chiaramente deve ottenere quel risultato. Tutti quelli che non glielo fanno ottenere sono per lei da abbattere».
Il ricorso al Tar
Il governatore calabrese si è soffermato anche sul ricorso. La «carenza motivazionale» con cui il Consiglio di Stato ha deciso di bocciare il ricorso della Regione Calabria contro la decisione del Tar di riaprire le scuole elementari e medie «è una motivazione politica», afferma Spirlì. «Già - ha aggiunto - basterebbe il parere del Cts che ha portato al rinvio delle elezioni regionali. Si capisce che è un fatto politico dai commenti: Spirlì ha perso, è stato battuto. Ma ci rendiamo conto? Pensano veramente fosse una battaglia politica? Lasciamo perdere i cavillini da azzeccagarbugli. Non è finita qui. Continueremo a vigilare - ha aggiunto - e a controllare i risultati territorio per territorio. State sicuri che laddove mi dovessi rendere conto che veramente cominciano casi veri e reali - e spero che non accada - sarò ancora una volta sulle barricate insieme a voi». (ANSA).