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Orfani bielorussi, Vito Pitaro: adozioni a rischio

La mancata trasmissione della lettera di garanzia che accompagna l’elenco delle famiglie può definitivamente decretare la perdita delle adozioni e i minori orfani bielorussi subirebbero un secondo ingiustificato abbandono con conseguenze che potrebbero essere devastanti soprattutto sul piano psicologico

Il consigliere della Regione Calabria, Vito Pitaro

«È da agosto 2020 che sul tavolo del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, è presente la lettera di garanzia che accompagna l’elenco delle famiglie adottanti minori orfani bielorussi. Il rischio, per queste ultime, è concreto: la mancata trasmissione delle liste, infatti, può definitivamente decretare la perdita delle adozioni ed i minori orfani bielorussi subirebbero un secondo ingiustificato abbandono, con conseguenze che potrebbero essere devastanti soprattutto sul piano psicologico». Lo ha affermato, in una lettera inviata al presidente Conte, e per conoscenza, al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, il consigliere della Regione Calabria, Vito Pitaro. «I soggiorni terapeutici che a partire dagli anni ‘90 in Italia, ed in altri Stati, consentono ai bambini di Chernobyl di fare ingresso nel nostro Paese nei periodi estivi ed invernali hanno subito una vera e propria battuta d’arresto nonostante esista un protocollo di sicurezza per il contrasto alla pandemia da Covid – 19, predisposto da un Comitato Tecnico. Con la presente si chiede di risolvere la situazione di stallo che gravemente persiste su tale vicenda e diretta al sostegno morale e materiale di questi bambini che avevano trovato finalmente l’amore grazie all’immensa solidarietà delle sopracitate famiglie.
Le istituzioni hanno il dovere di accogliere l’istanza di queste famiglie che non chiedono altro che continuare a donare amore ed un futuro migliore per i bambini. La convinzione è che l’Italia continuerà ad essere in prima linea per supportare le famiglie in questa nobile missione. Sono innumerevoli, infatti, i nuclei che hanno deciso di intraprendere un percorso adottivo e grazie alla disponibilità di tante famiglie italiane che si sono rese disponibili ad ospitare i bambini bielorussi. Al contempo va sottolineato che la nostra Carta Costituzionale riconosce e garantisce il diritto inviolabile della famiglia come formazione sociale, così come l’articolo 24 della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia. Sono certo, così come lo sono le famiglie interessate e le associazioni in loro sostegno, che ci sarà un impegno fattivo da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, o del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per superare queste criticità che consentiranno a questi bambini di avere un futuro migliore, fatto di amore e di supporto».

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