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Studenti fuori sede: il Governo stanzia 15 milioni per gli affitti

Tra i requisiti avere l'Isee non superiore a 20 mila euro, non usufruire di altri contributi pubblici per l'alloggio ed essere residenti in luogo diverso rispetto a quello dove è ubicato l'immobile locato

«Legge di Bilancio, stanziati dal Governo 15 milioni di euro da destinare esclusivamente ai bisogni degli studenti fuori sede. Un sostegno concreto alle famiglie che si trovano a dover pagare gli affitti ai loro figli». Lo afferma, in una nota, la deputata del M5s, Elisa Scutellà.

«Il diritto allo studio - prosegue la parlamentare - è un principio fondamentale che dobbiamo proteggere e tutelare. Onde evitare che la crisi economica, causata dall'emergenza pandemica, impedisca ai giovani di formarsi, il Governo ha deciso di intervenire, anche in questo caso, con una misura forte. Nella Legge di Bilancio istituiamo un fondo da 15 milioni di euro per sostenere il pagamento degli affitti agli studenti fuori sede. Già nel decreto Rilancio avevo cofirmato un emendamento, poi approvato, che stanziava 20 milioni di euro per il rimborso dell'affitto che gli studenti universitari fuori sede avevano sostenuto durante l'emergenza e di queste risorse 453.684,64 euro sono state destinate alla Regione Calabria. Con questo ulteriore stanziamento in Manovra andiamo incontro a tantissimi studenti universitari e alle loro famiglie per supportarli in questo difficile momento».

«In particolare - sostiene ancora Scutellà - la misura prevista in Legge di Bilancio è rivolta agli studenti fuori sede con Isee non superiore a 20 mila euro, che non usufruiscono di altri contributi pubblici per l'alloggio e che siano residenti in luogo diverso rispetto a quello dove è ubicato l'immobile locato. Sarà poi il Ministro dell'Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, tramite decreto a definire le modalità di erogazione delle risorse. Le difficoltà riscontrate da molti giovani che si trasferiscono dalla propria città per intraprendere un percorso di studi sono per lo più di carattere economico e la crisi epidemiologica che sta acuendo tali difficoltà sta mettendo a dura prova gli studenti e le loro famiglie. Il diritto allo studio non può essere un optional ma è un'assoluta priorità ed è essenziale, pertanto, che vengano predisposti tutti gli strumenti necessari affinché tale diritto venga garantito sostenendo e tutelando gli studenti che spesso per proseguire la carriera universitaria sono costretti ad enormi sacrifici».

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