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Coronavirus in Calabria, tamponi e controlli per governare l’esodo

La Cittadella lavora all’ordinanza che dovrà disciplinare l’arrivo di lavoratori e studenti fuori sede. È corsa contro il tempo

Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì

Registrazione obbligatoria sulla piattaforma “RCovid19.it” della Regione al fine di consentire il tracciamento e obbligo di test antigenico una volta arrivati in Calabria. Sono alcune delle misure allo studio dei vertici della Cittadella per gestire l’esodo di lavoratori e studenti fuori sede pronti a fare ritorno a casa per le festività natalizie. In caso di positività al tampone rapido - e nell’impossibilità per i singoli di garantire l’isolamento domiciliare - si potrebbe valutare la collocazione del soggetto a “rischio” in strutture dedicate come i Covid Hotel in modo da evitare contatti con gli altri familiari e favorire così l’eventuale diffusione del coronavirus. Le linee-guida che il presidente della Regione Nino Spirlì sta mettendo a punto assieme alle strutture di supporto per l’emergenza potrebbero confluire in una nuova ordinanza che sarà pubblicata nelle prossime ore. Il tempo a disposizione per procedere non è molto anche perché già diversi calabresi hanno deciso - complice la possibilità di continuare ad operare in regime di smart working - di anticipare il rientro presso la propria residenza o domicilio. E dunque se si vogliono prevenire gli effetti nefasti di ricongiungimenti senza regole diventa fondamentale intervenire tempestivamente.

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