Un'altra fumata nera per la nomina del commissario alla Sanità in Calabria. Salta infatti anche l’ipotesi di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, come commissario alla sanità in Calabria. A quanto si apprende da fonti della maggioranza, Miozzo avrebbe chiesto al premier Giuseppe Conte di poter essere investito dell’incarico avendo poteri in deroga, ma la sua condizione sarebbe stata ritenuta non ricevibile.
Si riapre, dunque, la partita del commissario alla Sanità in Calabria. Sul tavolo, spiegano fonti di maggioranza, resterebbe ancora il nome di Narciso Mostarda, il direttore dell'Asl Roma 6, che non sarebbe mai davvero uscito di scena anche perché potrebbe incontrare il gradimento delle istituzioni locali calabre ma aveva sollevato perplessità in M5S. Il dossier, spiegano le stesse fonti, è ora in capo al premier Giuseppe Conte.
Sulla vicenda interviene il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: "È una vergogna assoluta. Siamo alla quinta, sesta designazione fallita per il commissario sanità in Calabria. Conte è davvero un irresponsabile. Dopo le offese alla Calabria, alle donne e alla Santelli di Morra, il vilipendio alla Calabria e ai calabresi da parte di Conte. Nomi su nomi bruciati, da rettori a quello di Miozzo, dagli attivisti di Pd e Leu ad altre persone sconosciute".
Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei deputati, scrive su Facebook: "Si è superato ogni limite di credibilità. Lo Stato ha dei doveri nei confronti dei cittadini calabresi; è necessario che il governo vi adempia senza ulteriori imbarazzanti rinvii o nomination che finiscono nel nulla".
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