Il Governo prende ancora qualche ora per scegliere il commissario alla sanità Calabrese. La nomina è slittata rispetto al Consiglio dei ministri iniziato a mezzanotte e chiamato, tra l'altro, a dare il via libera al nuovo scostamento di bilancio. La decisione, comunque, è attesa per le prossime ore.
La sanità calabrese è sotto gestione commissariale dal 2010. Il primo a ricoprire l’incarico fu l’ex governatore, Giuseppe Scopelliti, affiancato da due sub-commissari. Nel 2015 divenne “reggente” per cinque mesi il generale in pensione della Finanza, Luciano Pezzi, poi sostituito dall’ingegnere Massimo Scura, nominato dal governo guidato da Matteo Renzi, che rimase in carica fino al 2018, quando il testimone, per volere dell’esecutivo presieduto da Giuseppe Conte, passò all’ex generale dei carabinieri Saverio Cotticelli. L’ex alto ufficiale dell’Arma ha mantenuto il ruolo fino a poche giorni fa, quando è stato costretto a dimettersi a seguito di una intervista televisiva rilasciata al programma “Titolo V” di Rai Tre.
E sempre il governo Conte ne ha nominato in sostituzione Giuseppe Zuccatelli, manager cesenate e già commissario sia a Cosenza che a Catanzaro. Ma pure il romagnolo è stato costretto a lasciare l’incarico per via delle discutibili dichiarazioni rilasciate a un gruppo di femministe, filmate e immesse sul web e divenute virali.
L’esecutivo ha quindi puntato sull’ex rettore de La Sapienza di Roma, Eugenio Gaudio che un giorno dopo aver accettato, si è ritirato per effetto delle resistenze mostrate dalla moglie. E, forse, anche infastidito per le polemiche scoppiate sul web per via del suo coinvolgimento in una inchiesta della Procura di Catania su presunti concorsi universitari “truccati”.
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