Caos sanità in Calabria, dopo l'addio di Gaudio parte l'accordo Emergency-Protezione Civile
"Abbiamo definito un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile per contribuire concretamente a rispondere all'emergenza sanitaria in Calabria". L'annuncio di Gino Strada, fondatore di Emergency, attraverso i suoi canali social arrivata a tarda sera, al termine di una giornata convulsa, con la politica protagonista e il no di Eugenio Gaudio all'incarico di commissario alla Sanità in Calabria. Il terzo forfait in dieci giorni: un passo indietro che imbarazza il Governo, a partire dal ministro della Salute Roberto Speranza (del quale da più parti si chiedono le dimissioni) e dal premier Giuseppe Conte. Ma la novità del giorno, invece, è un "sì" quello di Gino Strada: "Inizieremo domani (oggi per chi legge, ndr) mattina a lavorare a un progetto da far partire al più presto. Ringrazio il Governo per la stima che ha dimostrato per il lavoro di Emergency e le tante persone che ci hanno dato fiducia, offrendo da subito il loro sostegno". Si parte subito, dunque: Emergency si occuperà di gestione degli ospedali da campo, supporto all'interno dei Covid Hotel e nei punti di triage negli ospedali. Per Strada, a questo punto, sembra definirsi quel ruolo di gestione dell'emergenza Covid che Conte gli aveva prospettato già nei giorni scorsi. Un ruolo che dovrebbe restare distinto da quello di commissario alla sanità, ossia della figura che si deve occupare del buco dei conti e delle difficoltà della rete sanitaria calabrese. Per questo ruolo, tra Roma e la Calabria, si rincorrono nomi e ipotesi. Si citano Francesco Paolo Tronca, già commissario nella capitale, e Jacopo Marzetti, avvocato romano e garante dell'Infanzia del Lazio. Salvini propone il professor Pellegrino Mancini, responsabile dei trapianti in Calabria. Il prossimo, sarà il quarto commissario alla sanità della Regione in due settimane.