Di andarsene di sua spontanea volontà non se ne parla. È risoluto Giuseppe Zuccatelli, commissario designato per la Sanità della Calabria, successore di Saverio Cotticelli e già nella bufera prima ancora di insediarsi. Ne ha parlato questa mattina a Buongiorno Regione, la rubrica mattutina della Tgr della Calabria, ammettendo insieme che "sulle mascherine ho detto una fesseria". NIENTE DIMISSIONI. "Io non mi dimetto spontaneamente dall'incarico per il quale sono stato designato - ha detto Zuccatelli - ma se mi sarà chiesto dal ministro io sono disposto a farlo". Un chiarimento che arriva all'indomani delle dichiarazioni di Gino Strada, il medico e fondatore di Emergency in predicato per andare ad occuparsi dell'emergenza sanitaria in Calabria, dopo le dimissioni del generale Saverio Cotticelli, per le cose dette a proposito del piano Covid per la regione, e le polemiche dopo il video in cui è protagonista il suo successore proprio Giuseppe Zuccatelli. "SENZA DECRETO NON HO FUNZIONI". Un altro passaggio dell'intervista a Zuccatelli riguarda la formalizzazione dell'incarico: "Io sono stato nominato Commissario per la Sanità della Calabria, ma senza decreto di nomina, che non mi è stato ancora notificato, non posso svolgere le mie funzioni. Stamattina, anche se la mia nomina non è ancora operativa - ha aggiunto - ho voluto parlare pubblicamente per i calabresi e per quello che stanno subendo". "SULLE MASCHERINE HO DETTO UNA FESSERIA". "Sull'utilità delle mascherine, nel video che è stato diffuso, ho detto sicuramente una fesseria, Ma in quel periodo eravamo nella prima fase della pandemia" ha precisato il commissario designato. "Non sono negazionista - ha aggiunto Zuccatelli - e non c'è alcun dubbio che le mascherine sono indispensabili, così come lo sono il mantenimento della distanza ed il lavaggio frequente delle mani. Quello che mi chiedo, comunque, è come mai quel video sia stato fatto uscire subito dopo la mia designazione. Non ci sto, comunque, ad essere martirizzato per un video di 20 secondi. Così come non ci sto ad essere descritto in chiave macchiettistica". "BUCO DA 100 MILIONI ALLA MATER DOMINI? NON SONO RESPONSABILE". "Io responsabile del buco da 100 milioni al Mater Domini? Ma stiamo scherzando! Io arrivo al Policlinico il 13 gennaio 2020 e la Corte di Cassazione aveva già stabilito che la Mater Domini (l'azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro, ndr) non aveva più possibilità di rivendicare il credito. Tutti lo sanno dal 2014. Facendo il consuntivo 2019 ho riscontrato, con chiarezza ed in modo inoppugnabile, che il buco era stato prodotto e mai registrato dai miei predecessori". Così Zuccatelli rispetto al «buco» di 100 milioni collegato all’azienda Mater Domini e al fallimento della Fondazione Campanella. Il fatto era stato denunciato da Saverio Cotticelli, predecessore di Zuccatelli.