Gino Strada è pronto a mettere in campo la sua esperienza al servizio della Calabria ma solo in caso di proposta formale da parte del governo. Il fondatore di Emergency rompe il silenzio e si sbilancia sull'ipotesi di diventare figura di riferimento per risollevare la rete ospedaliera della regione e renderla in grado di fronteggiare il diffondersi del Coronavirus. «Una settimana fa ho ricevuto la richiesta da parte del Governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria - scrive in una lettera aperta -. Ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro, ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento». «Ho sentito qualche commentatore dire che - dopo tanti giorni - dovrei “decidere se accettare o meno l’incarico”. Non sono in questa condizione perché dopo quei primi colloqui non mi è stata fatta alcuna proposta formale. Sia chiaro: non ho nulla da recriminare nei confronti del governo che ha ovviamente facoltà di scegliere il candidato che ritiene più adatto a questo incarico». «Non voglio però neanche alimentare l’equivoco di una mia indecisione: da medico, ritengo che in un momento di grave emergenza sanitaria per il nostro Paese, tutti debbano dare una mano e con questo spirito avevo messo a disposizione il lavoro mio e di Emergency che già opera da 15 anni in molte regioni italiane, Calabria inclusa», aggiunge Strada. «Nel frastuono delle tante voci di questi giorni, ho avuto anche l’occasione di sentire la fiducia e la voglia di fare di tanti cittadini, calabresi e non, infermieri e medici e rappresentanti delle istituzioni, che ringrazio per il sostegno e per l’apprezzamento che hanno dimostrato per il lavoro mio e di Emergency», conclude Strada. Sulle parole di Strada arriva anche il commento delle Sardine: «Penso che il Governo ci debba delle risposte. E non continuate questo periodo di silenzio, non c'è più tempo, la Calabria ha bisogno di un'azione forte, coraggiosa per uscire da questa situazione. Gino Strada può risolvere questa situazione». «Preso atto delle dichiarazioni rilasciate nel pomeriggio di oggi, 15 novembre, dal dottor Gino Strada, Il comitato SanaCalabria ritiene che il Governo debba assumere, una volta per tutte, una posizione chiara e inequivocabile sull’ipotesi della sua nomina a commissario della sanità calabrese», commenta invece SanaCalabria. «Le affermazioni di Strada, che il comitato fa proprie, non lasciano spazio ad alcun dubbio: Emergency, con la sua rete organizzativa e operativa, è disposta a farsi carico della ricostruzione del sistema sanitario calabrese ma a condizione che niente sopravviva del coacervo di interessi che non hanno tenuto in alcun conto il diritto dei cittadini alla salute. Interessi che sono stati e sono tutt’ora di natura politica e non solo, sulla cui trasparenza è più che lecito dubitare, perché interessi di parte e non certo rivolti al bene della collettività». «È dunque auspicabile che il governo esca dall’ambiguità che Gino Strada ha costruttivamente messo in evidenza nel suo comunicato stampa, per dare un segnale di autentica volontà di cambiamento. Un segnale da dare al Paese, che spesso guarda alla Calabria ancora e purtroppo con diffidenza e ai calabresi che non aspettano altro che poter dimostrare l’infondatezza di quella diffidenza. Strada ha risposto: “Sono qui!”. Come Comitato SanaCalabria chiediamo di sapere se e chi non lo vuole commissario alla Sanità».