«Se ci sono delle situazioni che si sono aggravate nelle ultime ore, non sono così folle da non intervenire laddove ci sarà necessità. Molti sindaci hanno chiuso le scuole, mi rendo conto che in questa ultima fase le scuole probabilmente stanno preoccupando le comunità e non è detto che nelle prossime ore non decida di firmare un’ordinanza con la quale deciderò di chiudere per un periodo anche le scuole, checché ne dica il ministro competente». Lo ha detto a "I numeri della Pandemia" su Sky TG24 Nino Spirlì, presidente facente funzione della Regione Calabria.
«Nel momento in cui è stato deciso che la Calabria fosse zona rossa è stato deciso dai numeretti della tombola, da questo algoritmo che stabilisce in maniera sterile e anche molto disinformata che cosa bisogna fare delle vite umane. Quando ci hanno chiusi avevamo la terapia intensiva occupata al 10% e i posti in reparto occupati al 16%. Le soglie critiche sono il 30 e 40%. Ho chiarito più di una volta che per decidere delle vite umane bisogna che ci siano dei politici che si assumono delle responsabilità, altrimenti cose ce ne facciamo di un Governo regionale e un governo nazionale se poi dobbiamo decidere con i numeretti della tombola?».
«Ha senso - ha aggiunto - chiudere tutta la Regione se abbiamo tanti piccoli Comuni ben distanziati? Ho chiuso i Comuni dove c'erano un buon numero di contagiati ma avevo lasciati aperti i Comuni che potevano continuare a lavorare. Bisogna stabilire con buon senso ciò che va chiuso e ciò che in questo momento non c'è necessità che si chiuda».
La Regione Calabria intanto autorizza l’ulteriore reclutamento di 150 medici e 150 infermieri professionali l’assistenza ai pazienti affetti da Covid-19. Con il provvedimento, il presidente dispone, per tutte le aziende del Servizio sanitario regionale, «il completamento delle assunzioni autorizzate con la Circolare del 31/03/2020 – prot. 124025».
L’ordinanza, inoltre, prevede «di reclutare le figure professionali, utilizzando le graduatorie predisposte dal dipartimento nazionale della Protezione civile, a seguito dell’ordinanza del capo della Protezione civile n. 709 del 24 ottobre 2020».
Il provvedimento stabilisce che, «sino alla scadenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, al momento fissata alla data del 31 gennaio 2021, con tutte le risorse reclutate, saranno costituiti rapporti di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa, e che il corrispettivo della prestazione lavorativa sarà commisurato al trattamento economico, al netto di oneri e accessori, previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro del personale del Servizio sanitario nazionale per le medesime figure professionali».
«Questa nuova ordinanza – afferma Spirlì – segue la n. 85 che disponeva la conversione dei posti letto di area medica in posti letto covid. Non ci sono dubbi, dunque, sul fatto che quei reparti saranno veramente attivati. So che, già nelle prossime ore, nell’ospedale di Gioia Tauro arriveranno i primi 10 pazienti provenienti dal Gom di Reggio Calabria. Per quanto riguarda altre notizie inerenti all’emergenza covid, probabilmente domani ne ufficializzerò una sugli ospedali da campo che ho già richiesto alla Protezione civile. Sono convinto che il capo del dipartimento, Angelo Borrelli, saprà come rispondere alle nostre esigenze».
«Vi chiedo – conclude il presidente, rivolto ai calabresi – di non stare in ansia: utilizziamo le mascherine, disinfettiamoci le mani, manteniamo il distanziamento sociale e rispettiamo le regole che ci aiuteranno a salvarci dagli assalti del covid-19. Viva la Calabria, viva i Calabresi uniti e affratellati».
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