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Regione Calabria, Bevacqua (Gruppo Pd) e Pitaro (Misto): "La maggioranza fa strame della democrazia"

Mimmo Bevacqua
"Abbiamo abbandonato l’Aula perché, ancora una volta, questa maggioranza regionale viola e calpesta le più basilari norme del Regolamento e dello Statuto.  Eravamo certi che questa seduta consiliare, finalmente, si sarebbe potuta concentrare in merito a un dibattito, qual è quello sul prossimo avvio dell’anno scolastico, da tempo atteso e giustamente avvertito come prioritario dagli operatori interessati e dai calabresi tutti". Lo dichiarano i una nota i capigruppo di Pd e Gruppo Misto, rispettivamente Bevacqua e Pitaro.
"Non è accettabile che il Presidente Tallini, mostrandosi uomo di parte e non organo di garanzia, promuova una inversione dell’ordine del giorno, relegando il tema scuola in fondo ai lavori; per giunta, inserendo una proposta di legge sulla quale i consiglieri non hanno neppure avuto il tempo di presentare eventuali emendamenti. Abbiamo chiesto che il voto sull’inserimento e inversione avvenisse almeno per appello nominale, in maniera tale che ognuno si assumesse pubblicamente le sue responsabilità e, inoltre, si verificasse se davvero fosse presente un numero di favorevoli pari a due terzi (per come prevede espressamente il Regolamento). La nostra richiesta non è stata neppure presa in considerazione e il Presidente è andato avanti come se nulla fosse".
"Questa maggioranza dimostra per l’ennesima volta che non ha alcun rispetto per le istituzioni e per i cittadini in esse rappresentati. Ci spiace davvero che alcuni colleghi di minoranza abbiano consentito e soprasseduto rispetto a questo scempio della democrazia assembleare. Sulla scuola, il rischio di un duro colpo all’effettività del diritto allo studio dei giovani calabresi, è preoccupantemente concreto.
Ma, evidentemente, qualcuno preferisce che si taccia".

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