“Abbiamo creato questo Quadro d'Azione Prioritario che è uno strumento abilitante e fondamentale per attingere risorse. Lo abbiamo dimensionato sui 92 milioni di euro. Approvato in Giunta e in Consiglio regionale, dopo il parere favorevole dell’Unione Europea. Quindi ora è necessario costruire, insieme al nostro Dipartimento, agli agricoltori, ai pescatori, agli allevatori, agli albergatori, ai ristoratori, agli enti locali, alle università, al nostro popolo i protocolli, imponendoci un livello alto di qualità dell’efficienza ecologica per rendere bellissimi e attrattivi i nostri territori”. Con queste parole l’assessore regionale all’ambiente Sergio De Caprio ha aperto l’incontro con i giornalisti durante il quale è stato illustrare il “Quadro di Azioni Prioritarie” (PAF) il documento di programmazione degli interventi a sostegno della biodiversità e più in generale dell’ambiente naturale, basato su un approccio integrato delle risorse economiche afferenti ai fondi comunitari Fesr, Feasr, Fse E Feamp.
All’incontro con la stampa sono intervenuti anche la dirigente generale del Dipartimento ambiente Orsola Reillo e il dirigente del settore parchi e aree naturali protette Giovanni Aramini. “Si rende necessario adottare il documento di indirizzo – ha spiegato De Caprio - finalizzato alla futura programmazione 2021-2027. Lo faremo coinvolgendo tutte i settori e le categorie preposte. Tutti insieme dobbiamo progettare immaginando una Calabria moderna, efficiente e improntata sull’efficienza ecologica.
Questo strumento rappresenta la radice attraverso cui sconfiggeremo l’avidità e l’ignoranza. È uno strumento di lotta alla barbarie e di amore grande verso la natura e la bellezza. Questo è un sogno semplice che realizzeremo tutti insieme per trasformare tensioni e preoccupazioni in speranza”.
Il dirigente Aramini, nell’illustrare nel dettaglio il programma ha dichiarato che “la Calabria è l’unica Regione d’Italia, insieme al Lazio, che ha già approvato questo importante strumento di tutela ambientale. La nostra è una terra dal grande capitale naturale, basti pensare che dei 230 habitat riconosciuti dall’Unione Europea, ben 71 sono presenti in Calabria.
Con questo piano l’Ue ci dà le risorse per intervenire sugli strumenti di tutela delle aree protette, attraverso misure dirette tra l’altro alla conoscenza, alla vigilanza e al sistema sanzionatorio, alla mitigazione dei rischi e alla valorizzazione delle aree di interesse.
Tra l’altro questo è un programma aperto al mondo dell’associazionismo con cui sarà importante dialogare e recepire suggerimenti. Per anni la Calabria è stata considerata esclusivamente una terra di mare. È un errore perché con tre parchi nazionali e uno regionale la dovremmo considerare piuttosto come una montagna che galleggia nel centro del Mediterraneo”.
“Questo – ha infine sottolineato il dirigente generale Orsola Reillo – è uno strumento ‘abilitante’, vale a dire una pianificazione delle azioni prioritarie propedeutica alla futura spesa comunitaria delle aree protette calabresi. Dunque segna il futuro della nostra programmazione e culmina al termine di un percorso che ha visto prima l’approvazione del Piano da parte della Commissione Europea, poi della Giunta lo scorso giugno e del Consiglio regionale a luglio”.
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