Il lockdown, lo scandalo-lampo dei vitalizi, il caso commissioni, le dimissioni di Pippo Callipo: che il Consiglio regionale non avesse iniziato la legislatura con il piede giusto era già evidente. E adesso, quasi a conferma di una “maledizione”, ecco che arrivano i problemi logistici legati al crollo del tetto della sala “Calipari” all'interno di Palazzo Campanella. Di fatti, dopo la bellezza di sei mesi dalle elezioni, l'attività legislativa non è mai partita. Impossibile adesso riunire le commissioni, almeno fino a diversa comunicazione. Immediatamente sconvocate quelle previste oggi, la terza (Sanità, Attività sociali, culturali e formative) e la quarta (Assetto e utilizzazione del territorio e Protezione dell'ambiente). Quest'ultima, fra l'altro, avrebbe dovuto effettuare audizioni sulle “procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica”. Niente da fare quindi, tutto rinviato a settembre: il calendario degli appuntamenti, su Internet, è desolatamente vuoto. Di sedute del Consiglio neanche se ne parla. L'ennesimo, stavolta giustificato, stop. Ovviamente vietata qualunque altra manifestazione “esterna”. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione Calabria