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Elezioni comunali a Catanzaro, si pensa al dopo Abramo: il centrosinistra si ritrova a Giovino

Palazzo de Nobili

L'estate della politica catanzarese riparte dal dopo Abramo che scatterà nel 2022. Il centrosinistra intanto si organizza e ieri a Giovino ha riunito quadri dirigenti e simpatizzanti per parlare anche di dinamiche nazionali e sanità. L'ha fatto al cospetto dell'ex consigliere regionale Arturo Bova, del presidente della fondazione Umg, Valerio Donato, ma soprattutto ospitando l'ex sindaco Rosario Olivo. L'associazione Sud democratici riparte da loro per disegnare la Catanzaro che verrà. In partita anche l'ex consigliere comunale Nicola Ventura fiero di «un centrosinistra ritrovato». Ospite di spicco Angela Robbe e l'ex assessore regionale al Lavoro ha bacchettato la Giunta Abramo puntando il dito contro la mancata incidenza sulla città di un finanziamento statale di 20 milioni per i più deboli del capoluogo. «Non programmano»: questa l'amara constatazione di chi li ritiene «incapaci di gestire». Da qui la sua indignazione e un rammarico pesante: «Il capoluogo manda via i suoi ragazzi».

E di «bilancio straordinariamente negativo» ha parlato il leader di CambiaVento, Nicola Fiorita, che su una cosa non ha dubbi: «Non c'è sviluppo senza strategia». Netto il riferimento al Piano strutturale comunale e fermo l'input di crescita che deve partire da «legalità, sanità, università» senza tralasciare proprio lo sviluppo di Giovino e puntando tutto su quello che definisce «un campo largo». È l'esperimento che ritorna perché il centrosinistra ha già guidato il Comune con Olivo e lui non ha perso l'occasione per rispolverare l'indignazione per le battaglie senza esclusione di colpi giocate proprio sulle lottizzazioni di Giovino.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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