Lo scontro tra oliveriani e innovatori si sta consumando sul confine del “non ritorno” di un Pd sempre più esposto al rischio scisma. L'avanguardia dei conservatori ha già scatenato l'inferno ricorrendo alla Commissione di garanzia contro il commissario provinciale e la sua decisione di aprire la fase del tesseramento solo in modalità online. Una scelta motivata con la necessità di evitare i condizionamenti del passato, come ha spiegato, Marco Miccoli. Il capo del Pd cosentino si è ritrovato assediato dal vecchio ceto del partito che non s'è piegato alla rivoluzione zingarettiana. La guerra è appena iniziata. Alle spalle dell'ex segretario della federazione, Luigi Guglielmelli, avanzano le truppe del deposto generale Mario Oliverio, eserciti che preparano l'assedio alla casa dem, pericolosa tappa di avvicinamento alle elezioni amministrative di settembre. Il Pd comanda nei due comuni più importanti al voto: Castrovillari e San Giovanni in Fiore. E proprio San Giovanni è il feudo di Oliverio, l'ex governatore che ha deciso di sganciarsi dalle tenebre dei tatticismi ed è pronto a dipanare la sua proposta per la (ri)conquista del partito. Il ritorno in pubblico è in programma con un webinar (sarebbe un incontro-seminario on-line), previsto per questo pomeriggio, dalle 16.30. Il canovaccio dell'incontro in streaming si muove su un tema generico sul “Sud d'Europa - Radici e futuro della civiltà”. Un titolo supportato dall'hastag-slogan che suona come l'urlo di battaglia di Oliverio: #entriamonelmerito. Per lui è un rientro sulla scena politica che era stato costretto ad abbandonare in fretta, alla vigilia delle regionali, per ordine del Nazareno. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza