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Dimissioni Callipo, Tallini: "Ci ripensi". Ma al suo posto è pronto Antonio Billari

Antonio Billari

Dall’appello al “voto utile” alle dimissioni dal Consiglio regionale, dov’era entrato all’indomani della sconfitta nella corsa alla presidenza. Ne è passata di acqua sotto i ponti da gennaio, c’è stata di mezzo persino una pandemia: di sicuro il tempo per riflettere non è mancato a Pippo Callipo, che ieri ha formalizzato una decisione nell’aria da tempo. «Non ci sono le condizioni per portare avanti concretamente l’importante mandato che un considerevole numero di calabresi mi ha conferito», spiega il “re del tonno” che lascerà il posto ad Antonio Billari.

Il 36enne di Palmi era candidato con Democratici Progressisti ed è vicinissimo all’ex assessore regionale Nino De Gaetano che Callipo, ironia della sorte, non aveva voluto più in lizza. Con 6.280 voti il giovane ingegnere è risultato il secondo più votato nella coalizione di centrosinistra, dopo Nicola Irto, nell’area metropolitana di Reggio. E ora, per lui, si aprono le porte di Palazzo Campanella. «Sosterrò in Consiglio regionale il punto di vista della sinistra», annuncia a caldo. Il Pd, però, voterà contro le dimissioni di Callipo.

«Mi sforzo, senza trovarle, le motivazioni vere e autentiche delle dimissioni presentate dal cavaliere Callipo. Sul piano generale, mi dolgo di questa decisione che priverebbe l’opposizione della sua guida naturale. Me ne dolgo anche sul piano dei rapporti personali poiché il cavaliere Callipo è persona non solo rispettabile, ma soprattutto dotata di qualità etiche e professionali di notevole spessore». Commenta con queste parole, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, l’annuncio delle dimissioni di Pippo Callipo.

«Trovo però eccessive e perfino ingiuste - osserva Tallini - le critiche rivolte ad un Consiglio regionale che si è insediato da pochi mesi, all’indomani di un’emergenza epocale e che ha dovuto fare i conti con una situazione di straordinaria gravità. Ci sono stati, lo riconosco, alcuni errori di valutazione, alcune incertezze e soprattutto alcune incomprensioni tra maggioranza e opposizione che non hanno fatto bene all’Istituzione. Ma ciò non giustifica certe valutazioni espresse dal consigliere Callipo che tenderebbero ad accreditare l'immagine di un Consiglio delegittimato e privo di responsabilità istituzionale. Niente è stato fatto in questi mesi di irregolare. Ogni provvedimento licenziato dall’Assemblea è stato adottato nel rispetto dello Statuto e del Regolamento. Quando si è incorsi in errori di valutazione, che hanno coinvolto anche lo stesso consigliere Callipo, abbiamo avuto il coraggio e l’umiltà di riparare».

«Ho l’impressione - dice ancora il presidente del Consiglio regionale - che le forze dell’antipolitica, con le loro campagne denigratorie, abbiano influenzato molto la decisione del cavaliere Callipo, che non si è sottratto alla tentazione di sottolineare una sua 'diversità', dimenticando però quali sono le responsabilità nei confronti degli elettori che lo hanno votato e delle forze politiche che lo hanno candidato. Per tali motivi, conoscendo la sensibilità umana e politica del cavaliere Callipo, gli chiedo, interpretando credo il sentimento unanime dei gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione, di tornare sui suoi passi e di ritirare le dimissioni, garantendo così il suo contributo di passione politica e competenza non tanto e non solo alla sua parte politica, quanto a tutta l'Assemblea. Lo faccia senza timore, senza farsi condizionare dai giacobini dell’antipolitica, senza nessun senso di colpa. Lo faccia per la sua storia personale e per il rispetto che si deve alla massima istituzione della Calabria».

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