Un richiamo ufficiale del Governo, come mai era accaduto finora, riaccende i riflettori sulla doppia preferenza di genere. Succede sul finire dell’ultima seduta del Consiglio dei ministri quando, come riporta una nota ufficiale di Palazzo Chigi, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia rende noti i contenuti di una ricognizione effettuata sulla legislazione locale in materia di elezione dei Consigli regionali. Tra i territori che ancora non si sono adeguati alla legge in materia del 2016 figura - analizza la Gazzetta del Sud in edicola - c'è, appunto, la Calabria. Le norme elettorali in vigore non consentono l’espressione della seconda preferenza riservata a un candidato di sesso diverso e non prevedono le quote di lista. Un vulnus che il Governo adesso vorrebbe sanare. L’invito, meglio sarebbe parlare di moral suasion, è rivolto soprattutto alle Regioni chiamate tra qualche settimana al voto, ma è anche una “strigliata” nei confronti delle realtà inadempienti. Come la Calabria, tanto per intenderci.