Sono iniziati i lavori del Consiglio regionale della Calabria, convocato oggi in seduta straordinaria per affrontare un solo punto all’ordine: la proposta di legge, di iniziativa del consigliere Domenico Tallini, recante «Abrogazione della legge regionale numero 5/2020 (Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2019, numero 13 'Rideterminazione della misura degli assegni vitalizi diretti, indiretti e di reversibilità e adeguamento al Dl 174/2012')». Si tratta, in pratica, della proposta di legge tesa ad abrogare la legge, approvata nel Consiglio regionale del 26 maggio scorso, che prevede l’estensione del vitalizio ai consiglieri regionali decaduti per motivi vari, dopo il versamento dei dovuti contributi: questo provvedimento ha sollevato, nei giorni scorsi, un coro di aspre polemiche che ha indotto il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, a convocare l’odierna seduta straordinaria dell’Assemblea legislativa calabrese. La seduta è iniziata con oltre due ore e mezzo di ritardo sull'orario inizialmente stabilito, le ore 13, per il protrarsi di una riunione della conferenza dei capigruppo, chiamata a programmare i lavori odierni. A causa della perdurante emergenza coronavirus, anche la seduta odierna del Consiglio regionale si svolge a porte chiuse, con accesso consentito solo ai consiglieri, agli assessori regionali e al personale espressamente autorizzato: la pubblicità dei lavori è assicurata con la diretta streaming sui canali social del Consiglio regionale. "La revoca della legge numero 5 è un atto doveroso, e al tempo stesso, un atto di responsabile umiltà da parte del Consiglio regionale della Calabria, capace di riconoscere errori di analisi, valutazione, opportunità politica». Lo ha detto il presidente» del Consiglio regionale, Domenico Tallini, intervenendo in apertura dei lavori dell’assemblea legislativa calabrese. "Con questo atto non cancelliamo alcun peccato originale di cui vergognarci, ma prendiamo atto con umiltà e senso del dovere dell’enorme responsabilità che abbiamo, una responsabilità così gravosa, che non ci consente di sbagliare nemmeno in buona fede. Questa esperienza, anche negativa, diventa - ha sostenuto il presidenel del Consiglio regionale - una lezione utile e preziosa per il futuro, invito comunque tutti i colleghi a evitare il più possibile il ricorso all’articolo 42 limitandolo solo ai casi di scadenze rigorose o di urgenza e indifferibilità, l’istruttoria in sede di commissione consiliare dovrà essere sempre deve essere la nostra stella polare". Tallini ha poi ricordato: "Si è passati da vitalizi di 3.745 euro al mese ad una 'indennità differità di 720 euro al mese. L’errore è stato quello di lasciare intendere, con la legge che stiamo per abrogare, che tale beneficio poteva estendersi con la contribuzione volontaria anche ai consiglieri dichiarati decaduti. È stato un errore che il consiglio regionale riconosce e ripara. C'è da dire - ha poi sostenuto il presidente del Consiglio regionale - che il consigliere regionale calabrese percepisce un’indennità differita inferiore a quella dei consiglieri regionali di tutte le altre Regioni d’Italia". "Questa presidenza - ha aggiunto Tallini - ha verificato l’esistenza di incongruenze, come il disallineamento a direttive nazionali e un potenziale impatto sulle casse regionali. Ho anche verificato la volontà unanime dei gruppi consiliari, che avevano presentato quella proposta, di procedere all’annullamento della legge numero 5. I profili di irregolarità non sono emersi con la necessaria chiarezza in quella seduta, nella quale c'è stata una relazione inadeguata e insufficiente che questa presidenza censura, sian pure a posteriori".