Una seduta di Giunta lunghissima. Iniziata nel pomeriggio e finita a tarda sera perché costellata da continue interruzioni, con la governatrice impegnata anche sul fronte della conferenza Stato-Regioni. Alla fine di una lunga maratona, comunque, l’esecutivo guidato ha dato il via libera alla nomina dei nuovi dirigenti generali “reggenti”. Si tratta del passaggio propedeutico alla pubblicazone della manifestazione d’interessi necessaria per la nomina dei dg di ruolo.
La novità principale riguarderebbe la Sanità: al posto di Antonio Belcastro, l’ultima proroga per il manager è scaduta nella giornata di ieri, arriverebbe la dirigente Francesca Fratto, burocrate che conosce molto bene le dinamiche del dipartimento Tutela della salute. L’altra grande sorpresa riguarda il Segretariato generale alla cui guida è stata promossa l’avvocatessa Eugenia Montilla. E ciò nonostante il suo nome compaia nell’inchiesta condotta dalla Procura di Catanzaro e denominata “Passepartout”. Tutti prorogati, ma per poche settimane, i direttori generali degli altri dipartimenti.
La presidente e gli assessori hanno poi preso visione del lavoro di ricognizione portato avanti in queste settimane dal direttore generale del dipartimento Personale Bruno Zito. Dando seguito alle indicazioni arrivate dalla stessa governatrice, Zito ha preparato un corposo dossier che farà da prologo alla proposta di riduzione dei dipartimenti. Secondo quanto filtrato finora, le strutture non dovrebbero superare il numero di 10 - rispetto alle attuali 15 cui si aggiungono l’Avvocatura generale e l’Audit - e saranno accorpate in aree omogenee. Per esempio, la Sanità potrebbe essere affiancata alle Politiche sociali e la Programmazione nazionale a quella comunitaria.
E sempre ieri la Conferenza dei capigruppo riunitasi a Palazzo Campanella ha deciso che il Consiglio regionale tornerà a riunirsi martedì 26. Tra gli altri punti all’ordine del giorno: la riforma del regolamento dell’assemblea finalizzata all'istituzione di una nuova commissione Agricoltura-Turismo. Con la creazione del nuovo organismo salirebbero a sei le commissione permanenti - più due “speciali” - e si darebbe al centrodestra la possibilità di chiudere il cerchio sulle presidenze.
Non è un caso che la proposta di istituzione della nuova commissione porti la firma dei capigruppo di maggioranza Giovanni Arruzzolo (Forza Italia), Tilde Minasi (Lega), Filippo Pietropaolo (Fratelli d'Italia), Baldo Esposito (Cdl), Giuseppe Graziano (Udc) e Pieluigi Caputo e Vito Pitaro (Santelli presidente). La decisione è contestata dai presidenti dei gruppi di minoranza Mimmo Bevacqua (Pd) e Francesco Pitaro (gruppo misto) secondo cui «la scelta di una nuova commissione non è condivisile, perché non se ne avverte l’esigenza istituzionale in quanto le materie sono già ampiamente definite ed organizzate nelle cinque commissioni permanenti e speciali».
Contrarietà è stata espressa anche dai consiglieri di “Io resto in Calabria” Pippo Callipo, Marcello Anastasi e Graziano Di Natale. Nel corso della seduta del 26 la governatrice Santelli dovrebbe finalmente illustrare davanti al Consiglio - a quattro mesi di distanza dal voto - le linee programmatiche del suo mandato.
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