"Una messa in scena umiliante per i cittadini. I 4,3 miliardi di trasferimenti annunciati dal governo non sono altro che un anticipo delle risorse ordinarie che ogni anno lo Stato trasferisce agli enti locali. Tali risorse non possono essere utilizzate per il sostegno alle persone in difficoltà bensì per le spese di funzionamento dell’Ente come il personale e servizi essenziali". Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria. "Rispetto all’annuncio roboante di 4,3 miliardi che rischia di ingenerare aspettative dei cittadini nei confronti degli amministratori locali, l’unico trasferimento destinato ai comuni per il sostegno alle fasce più deboli è rappresentato dai 300 milioni che la protezione civile suddividerà per gli 8100 comuni presenti sul territorio", aggiunge Santelli. “Dobbiamo evitare che in Calabria scoppi la rabbia sociale e stiamo lavorando per questo”. Lo ha dichiarato la governatrice Jole Santelli a Sky Tg24 parlando della situazione emergenziela da Covid-19. La presidente della Giunta regionale ha evidenziato, sul fronte sanitario, che “la Calabria non è ancora autosufficiente sul fronte dei dispositivi di sicurezza, dipendiamo dal governo”, aggiungendo che occorre accrescere la dotazione di personale e di strumenti in dotazione agli ospedali. “La situazione al Sud è molto diversa da quella del Nord - ha proseguito - i numeri del contagio stanno salendo ora e sono particolarmente colpite le rsa, le strutture per anziani”. Un quadro preoccupante che ha spinto la governatrice a chiudere finora dodici comuni e a stabilire l’esecuzione di tamponi sugli operatori delle strutture per anziani. Preoccupa anche la dotazione di apparecchiature per la terapia intensiva: “Abbiamo posti letto ma non ventilatori a sufficienza, per questo abbiamo sollecitato il governo affinché ne invii in tempi rapidi”. E sulla polemica relativa all’insufficienza dei fondi stanziati da Palazzo Chigi (400 milioni) per i comuni, Santelli ha affermato che “il governo ha intanto dichiarato che il fondo sarà integrato ma noi, come Regione, stiamo valutando quale risposta dare ai vari settori, per muoversi prima che scoppi la rabbia sociale”.