«È davvero inquietante, al di là delle singole posizioni, che un consigliere regionale appena eletto venga arrestato ancor prima dell’insediamento della massima Assemblea legislativa calabrese. La politica deve svegliarsi e arrivare prima della magistratura: liberare le istituzioni dai tentacoli di 'ndranghetisti eD affaristi deve essere la madre di tutte le battaglie». Lo afferma, in una dichiarazione, Pippo Callipo, consigliere regionale e leader di "Io resto in Calabria».
«È vero - aggiunge - che, in ossequio ai principi sanciti in Costituzione, bisogna evitare qualsiasi giudizio sommario e aspettare che le vicende giudiziarie si chiariscano nelle sedi opportune, ma è innegabile che le accuse che vengono contestate nell’inchiesta 'Eyphemos' della Dda di Reggio Calabria sono molto gravi. Come sempre per noi è imprescindibile stare al fianco della magistratura e delle forze dell’ordine. La politica non può continuare a fare finta di niente. Lo abbiamo detto più volte in campagna elettorale: non si può essere disposti a tutto per vincere. È necessario che chi si candida ad amministrare la cosa pubblica faccia pulizia senza aspettare che arrivino le inchieste giudiziarie. Vigilare sulla composizione delle liste è possibile».
«Nei giorni scorsi - conclude Callipo - abbiamo detto chiaramente che faremo un’opposizione non pregiudiziale e nell’esclusivo interesse dei calabresi. Con altrettanta chiarezza ribadiamo che sulla legalità non arretreremo di un
millimetro».
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