Silvio Berlusconi arriva oggi in Calabria per la chiusura della campagna elettorale. L’ex premier farà tappa a Tropea e poi a Lamezia Terme per lanciare l’appello finale a favore di Jole Santelli, candidata alla presidenza della Regione per il centrodestra. Il leader di Forza Italia anticipa alla Gazzetta del Sud quelli che saranno i temi della visita odierna in terra calabrese. Presidente, lei recentemente ha parlato di una Calabria che può diventare il «simbolo del riscatto del Mezzogiorno». Da cosa deriva quest’ottimismo? Tutti i principali indicatori relegano questa regione in fondo alle classifiche. «Proprio per questo parliamo di riscatto. Non ci possiamo rassegnare al disastro al quale la Calabria e i calabresi sono stati consegnati dalle loro classi dirigenti. Vogliamo cambiare la realtà della Calabria, ma anche la sua immagine. Questa regione ha potenzialità enormi, ha una natura, una cultura, una storia che sono straordinarie, ha delle eccellenze che purtroppo convivono con contraddizioni profonde. Ancora oggi molti calabresi sono costretti a cercare un futuro lontano dalla loro terra e la Calabria è la regione che ha il più alto tasso di emigrazione in Italia. Tutto questo può e deve finire, con un cambiamento radicale di rotta. Jole Santelli è la persona giusta per realizzarlo perché è competente, preparata, onesta, ama appassionatamente, incondizionatamente la sua terra e saprà circondarsi di una squadra di professionisti capaci, esperti e competenti». Le vere emergenze a queste latitudini portano il nome di lavoro e sanità. Finora i Governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni non hanno fornito risposte soddisfacenti. Come intendete muovervi? «Sono naturalmente i due temi ai quali è dedicata la maggiore attenzione nei nostri programmi. Per quanto riguarda l’occupazione c’è una sola cosa da fare e non è certo il fallimentare reddito di cittadinanza. L’occupazione riparte se riparte la crescita, se si fanno infrastrutture, se si valorizzano le eccellenze della Calabria, dal turismo all’agricoltura di pregio, alle imprese innovative. Vogliamo trattenere in Calabria il capitale umano formato e questo significa offrire una speranza e un futuro ai giovani calabresi nella loro terra. Alla realizzazione di infrastrutture, per attrarre investimenti in Calabria, deve affiancarsi una fiscalità di vantaggio e uno sgravio contributivo per chi assume. Proponiamo, anche utilizzando i fondi europei, di non far pagare per i primi tre anni nessuna tassa e nessun contributo alle aziende che assumono stabilmente un giovane disoccupato. Sul sistema sanitario bisogna fare un lavoro enorme: il fatto che la sanità calabrese sia commissariata del Governo nazionale dimostra il fallimento della gestione della sinistra. Valorizzazione della professionalità di medici e infermieri, taglio delle liste d’attesa, uso degli strumenti informatici, dell’automazione, della robotica, assistenza di prossimità essenziale in un territorio spesso impervio e mal collegato come quello calabrese, sblocco della costruzione di nuovi ospedali, anche per arrestare il doloroso fenomeno della migrazione sanitaria verso le regioni del nord, sono soltanto alcune delle idee che Jole Santelli e la sua Giunta si impegnano a realizzare per la Calabria». Il testo dell'intervista completa sulla Gazzetta del Sud oggi in edicola