"Morra era fuori ieri dal processo, è fuori dal processo, quindi in termini di impatto sul risultato finale la sua dichiarazione è neutra, perché non c’era prima e ieri ha dichiarato che non ci sarà da domani in poi". Così il candidato presidente della Regione per l’alleanza civica M5S, Francesco Aiello, nel corso di un’intervista a Rainews. Alla domanda sul perché non ha riferito prima al Movimento prima della sua parentela con la vittima di un omicidio maturato in un contesto di ‘ndrangheta, parentela resa nota ieri sulla stampa, Aiello ha confermato la linea di ieri. "Non potevo e non posso parlare di un morto, un morto non fa danni a nessuno, di Bin Laden non chiede nessuno… Avrei detto qualcosa se fosse stato in vita, mi sarei posto il problema di dirlo se avessi avuto delle relazioni con quel mondo. Rispondo individualmente delle mie azioni quotidiane, che sono tutte orientate alla lotta contro la ‘ndrangheta e ispirate sempre dal principio del rispetto della legalità e di lotta al malaffare. Quello che posso dire – ha spiegato il candidato governatore M5S – è che non ho relazioni in alcun modo con quella parte marcia della società e rispondo solo del mio capitale relazionale fortemente orientato a pratiche quotidiane di rispetto della convivenza civile in una regione che ha altri problemi. Si vuole riesumare una salma mentre la Calabria sta morendo". Alla domanda se ritiene un problema il ritiro del sostegno da parte del senatore Morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia, all’indomani della notizia della parentela “scomoda”, Aiello ha risposto: "Il senatore Nicola Morra ha ovviamente legittime aspettative politiche di un’alleanza civica fortemente innovativa, perché stiamo promuovendo una democratizzazione della proposta politica, ma non c’è la novità. Cioè, la dichiarazione di ieri del senatore Morra di non appoggiare la lista dell’alleanza civica del M5S è un’informazione datata, perché – ha sostenuto il candidato governatore dell’alleanza civica M5S – il senatore Morra non ha partecipato fisicamente alla definizione del programma, non ha appoggiato il processo che stiamo facendo sui territori della Calabria, in lungo e in largo, per fare capire le ragioni del declino della Calabria. Morra era fuori ieri dal processo, è fuori dal processo, quindi in termini di impatto sul risultato finale la sua dichiarazione è neutra, perché non c’era prima e ieri ha dichiarato che non ci sarà da domani in poi". Il candidato dei 5 Stelle ha inoltre evidenziato: "Il nostro consenso sta crescendo giorno dopo giorno perché ci contrapponiamo, come proposta politica, al blocco unico e indistinto del centrodestra e del centrosinistra in questa campagna elettorale particolarmente strana, tanto strana che non se ne parla quasi a livello nazionale. Il nostro obiettivo – ha concluso il candidato governatore dell’alleanza civica M5S – non è l’8%, che è la soglia di sbarramento, ma è scalare la Regione Calabria. Stiamo cambiando quindi la metrica di riferimento. Vogliamo rendere al massimo e per farlo ci rivolgiamo alla parte sana della Calabria, che è la stragrande maggioranza".