Non c’è pace nella Lega calabrese. A dare fuoco alle polveri è Antonio Furgiuele, fratello del parlamentare leghista Domenico. Sono polemiche social, che Antonio Furgiuele firma commentando un articolo apparso sulla stampa locale nel quale si annuncia la presenza del solo Imbalzano all’avvio della campagna elettorale di Jole Santelli, oggi a Reggio Calabria.
Una critica “di famiglia” che di sicuro – è già avvenuto in passato – avrà riverberi nella Lega lametina. Furgiuele (Antonio) definisce «vergognoso l’atteggiamento tenuto da Cristian Invernizzi e Walter Rauti in merito alla mancata presenza dei candidati Lega all’apertura della competizione a Reggio Calabria del candidato di centrodestra Jole Santelli». Un «isolamento» che, a suo dire, «provocherà la debacle del consenso della Lega in Calabria. Mi dispiace che ho dato anima e cuore a questo partito… voglio vedere questi due campioni come prendono i voti. Adesso basta, io non sono un traditore». È una esemplificazione del malcontento della base leghista.
«Amo la mia terra – scrive ancora Furgiuele –, non possono venire due giannizzeri del nord a dire cosa fare. Sapete che il signor Rauti voleva il sindaco di Cantanzaro per presidente della regione e adesso non rispettando i patti non scende più in Calabria. Ho le prove, ha pregato Salvini fino alla fine per parlare con Berlusconi e far candidare il sindaco di Catanzaro. Aspetto la vostra denuncia così poi vi replico con le prove e foto delle cene».
«Questi due giannizzeri – continua – dove erano caro Salvini quando venivi in Calabria e il partito era allo 0,4%. Perché il il Signor Inverizzi non dice per quale motivo è stato commissariato a Bergamo. Io so tutto.. Pubblico anche questo fra poco.. visto che abito al nord».
Intanto i vertici del Carroccio in Calabria sminuiscono l'episodio: "La Lega Calabria comunica che Antonio Furgiuele non è parte della Lega Calabria né ha mai ricoperto alcun ruolo di nessun genere. Le sue dichiarazioni (totalmente deliranti e prive di alcun fondamento) sono personali e non rispecchiano assolutamente la posizione del fratello, On. Domenico Furgiuele, il quale si è dissociato pubblicamente tanto dalla persona che dalle parole scritte da Antonio Furgiuele".
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