«Oggi, è l'inizio ufficiale della rivoluzione che vogliamo fare in Calabria". Lo ha detto Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, a margine dell'iniziativa '100 domande per Pippo' a Feroleto Antico (Catanzaro).
«E' una cosa molto bella, perche' - ha aggiunto Callipo - pensiamo a un rinnovamento e a un capovolgimento di tutte le procedure, nell'esclusivo interesse di tutti i calabresi e per dare liberta' ai calabresi di usufruire dei diritti che la Costituzione riconosce ma che finora non hanno avuto. Avverto tra la gente la condivisione del mio progetto, la gente apprezza questo parlare diretto, di rivoluzione. Cambiamento - ha sostenuto il candidato alla presidenza della Regione - è una parola troppo dolce, uso la parola rivoluzione perché bisogna sovvertire tutto il sistema".
Rispondendo a un giornalista che gli ha chiesto cosa fara' se dovesse diventare presidente della Regione, Callipo ha osservato: "Non se, io saro' governatore, perche' per i calabresi questa e' la vera occasione del riscatto. Ci rialzeremo solo con i calabresi, perche' abbiamo tantissime professionalita' in Calabria".
Il candidato presidente si è soffermato anche su liste e programma: "Se parlo di rivoluzione, la mia - ha spiegato Callipo - è rivoluzione in tutto, anche nella formazione delle liste. Abbiamo fatto delle scelte, sono state condivise dal Pd, le abbiamo fatte con certi criteri. Ora si tratta di andare avanti, di vincere le elezioni e cercare di non di presentare ma di attuare il programma. I programmi presentati negli ultimi 20 anni sono stati tutti validissimi, il problema è che quei punti e quei programmi sono ancora tutti attuali. Mi impegnerò nell'attuazione dei programmi, attraverso la meritocrazia e la competenza, perché non è possibile trattenere deleghe importanti solo perché bisogna gestire qualcosa; io, come ho gia' detto più volte, non tratterrò alcuna delega. E ribadisco - ha poi sostenuto Callipo - che tutte le deleghe saranno distribuite a persone competenti e che conoscono il settore, perché già da febbraio deve cambiare tutto. Ecco perché ho voluto dare questo segnale anche con le liste. Non voglio parlare del passato, che conoscono tutti. Dobbiamo pensare al futuro e non fare gli stessi errori fatti finora. Io sono un uomo del fare, un uomo che sa organizzare. Individuando le persone giuste riusciremo a valorizzare l'agricoltura, che con il turismo è uno dei pilastri, ai quali poi si collegano tante altre cose come l'ambiente. E le deleghe dell'agricoltura e del turismo saranno le prime a essere assegnate, a due persone competenti. Noi - ha concluso Callipo - ci porteremo il lettino li' e lavoreremo 24 ore al giorno, perche' all'inizio bisogna dare subito un'impronta".
«I CINQUESTELLE SONO CON NOI». «Una buona parte dei 5 stelle sono con noi, sono tantissimi quelli vicini a noi – ha detto poi Callipo rispondendo alle domande dei giornalisti –. Le idee sono le stesse, ricordo poi che ho contribuito all’elezione dell’unico sottosegretario calabrese al governo, Anna Laura Orrico, e all’elezione della Ferrara all’Europarlamento. Il mio movimento Io Resto in Calabria del resto è nato qualche mese prima del Movimento 5 Stelle e molte idee sono convidise. Non si è fatta l’alleanza, ma molti grillini saranno con noi lo stesso». Il candidato governatore ha poi commentato la recente operazione “Rinascita”, firmata dalla Dda di Catanzaro. «Mi auguro che Gratteri continui con la sua azione – ha detto –, lui sta smontando la Calabria come un trenino Lego noi dobbiamo ricostruirlo con i pezzi giusti, dobbiamo essere protagonisti, dobbiamo occupare quegli spazi per evitare che siano riempiti dai soliti noti». In platea anche la direttrice del Centro regionale di neurogenetica Amalia Bruni. Per lei Callipo ha speso belle parole: «Potrebbe essere una mia consulente», ha concluso.
Ma il Movimento 5 Stelle lo smentisce: «In queste festività Pippo Callipo avrà troppo abusato di spumanti e panettoni, al punto da abbandonarsi ad affermazioni di pancia comiche quanto fantasiose», afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, coordinatore del Movimento per la campagna elettorale relativa alle Regionali della Calabria.
«Primo, Callipo non ha contribuito – chiarisce il parlamentare – ad alcuna nomina di sottosegretari, che lui ha chiamato “elezione”, con evidente errore marchiano. Callipo non è il presidente del Consiglio, non è ministro del governo nazionale e non è stato, al contrario della nostra Laura Ferrara, membro del Parlamento Ue. Dunque è grave la sua caduta di stile quando, nelle sue euforiche uscite, ha cercato di mettere il bollino sulla nomina di Anna Laura Orrico quale sottosegretario di Stato e sulla rielezione di Ferrara, dovuta esclusivamente al proprio lavoro politico, quale parlamentare europeo».
«Secondo, noi 5 Stelle – sottolinea lo stesso deputato – non siamo affatto con Callipo, perché l’imprenditore, che ha dimostrato di intendere la politica come se fosse la sua azienda personale, non ha sbarrato la porta ai vecchi “arnesi” di palazzo e della burocrazia regionale; per esempio Carletto Guccione, Flora Sculco e Sergio Arena, ex dg dell’Asp di Crotone, nominato, confermato, favorito e premiato dal suo sponsor politico, Mario Oliverio». «Terzo, Callipo ha rifiutato la candidatura con il Movimento 5 Stelle, preferendo – rammenta il deputato M5S – gettarsi nelle braccia del Pd e disponendosi a ricevere i voti della dote di Oliverio, lo stesso soggetto che ha tre importanti procedimenti penali sul groppone, che l’aveva accusato di essere destrorso e addirittura di dubbia affidabilità a causa di alcune rivelazioni infondate di pentiti. Allora il nostro candidato governatore, Francesco Aiello, difese Callipo da queste accuse, sia per onestà intellettuale che per correttezza politica».
«Infine, comprendiamo – conclude Parentela – lo sforzo titanico che Callipo è costretto a compiere per salvare la faccia, dopo che il Pd gli ha imposto in lista propri esponenti della vecchia guardia. Ma Callipo deve imparare a contare almeno fino a dieci, prima di pronunciare nomi e parole che sa essere prive di fondamento e che raccontano, invece, della difficoltà in cui si trova a dover timonare la nave di “squali” che gli hanno affidato. Altro che tonni e Sardine!».
Pronta la replica di Callipo: «Le mie parole sui 5 stelle sono state usate strumentalmente da qualche parlamentare che, in evidente affanno per l’inconsistenza della loro proposta per le Regionali, cerca di recuperare visibilità buttandola in caciara, usando per altro toni offensivi e fuori luogo. Io non ho mai detto di aver «contribuito» ad alcuna nomina di governo. Ho parlato, e lo ribadisco, di «elezione» perché ho semplicemente detto di aver votato in passato per alcuni esponenti calabresi del M5S che oggi hanno incarichi di governo e siedono all’europarlamento. Qualche “illuminato” dei 5stelle vuole anche togliermi il diritto di votare per chi voglio e di rivendicarlo pubblicamente? Capisco che presentarsi come duri e puri e poi trovarsi costretti a sostenere la candidatura di un professore che si era offerto di fare l’assessore per Mario Oliverio costringa a certe uscite ridicole, ma a tutto c’è un limite. E i calabresi lo confermeranno il 26 gennaio».
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