“Con la stessa lealtà con cui ho operato, ritengo opportuno e doveroso dimettermi dall’incarico poiché, per come pare chiaramente dopo la tua conferenza stampa e l’iniziativa di ieri del PD, le tue scelte dividono la tua strada da quella del partito a cui sono iscritta ed in virtù della cui appartenenza politica, a suo tempo, ho accettato l’incarico”. È questo il passaggio più significativo della lettera che Angela Robbe, assessore regionale al Lavoro e al Welfare, ha inviato questa mattina al Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, per comunicare la decisione di rimettere le deleghe e lasciare quindi l’incarico che ha assunto nell’aprile 2018 e sostenere, assieme al Pd calabrese, la corsa di Pippo Callipo alla presidenza della Regione. Di seguito la dichiarazione di Angela Robbe: “Sono entrata in Giunta su richiesta del Presidente Oliverio, con delega al lavoro e al welfare, ho accettato tale incarico con la consapevolezza di svolgere il mio lavoro in una fase ormai avviata alla chiusura della legislatura ed in un contesto oggettivamente critico. Ringrazio il Presidente Oliverio per l’opportunità che mi ha offerto consentendomi di dare il mio contributo alla Regione Calabria mettendo a disposizione la mia esperienza di Presidente di Legacoop Calabria; ringrazio i colleghi della Giunta, tutti i dipendenti del Dipartimento Lavoro e Politiche sociali della Regione Calabria ed i dipendenti e collaboratori di altri dipartimenti con i quali ho avuto l’opportunità e l’onore di collaborare e, con essi, la struttura che mi ha affiancata. Ringrazio tutti coloro che ho avuto occasione di incontrare, persone singole, rappresentanti di organizzazioni e associazioni, con cui mi sono confrontata, a volte anche aspramente, sempre con l’obiettivo di coglierne al meglio le esigenze per costruire risposte e proposte, con loro ho avuto la riprova della ricchezza di idee e proposte che bisogna avere la capacità di cogliere, della voglia di riscatto della Calabria, e mi hanno convinta che possiamo smettere di essere la terra da cui si va via, possiamo cambiare Oggi, con la stessa lealtà con cui ho operato, ritengo opportuno e doveroso dimettermi dall’incarico poiché, per come pare chiaramente dopo la conferenza stampa del Presidente Oliverio e l’iniziativa di ieri del PD, le scelte del Presidente Oliverio dividono la sua strada da quella del partito a cui sono iscritta ed in virtù della cui appartenenza politica, a suo tempo, ho accettato l’incarico. La scelta di separare il mio percorso da quello intrapreso dal Presidente Oliverio nulla toglie alla stima per la sua persona e al suo operato, è dovuta alla convinzione che, in una fase tanto complicata della vita politica del nostro Paese e della nostra Regione, sia importante stare in un partito e discutere perché l’interesse generale prevalga, ed è un modo per riaffermare il valore del pluralismo, del collettivo, rispetto alle singole personalità. In questa fase ritengo si debbano valorizzare tutte le energie che si rendono disponibili ed accogliere le spinte che vengono dai movimenti, avendo cura di fare sintesi positiva delle istanze sociali. A tal fine occorre utilizzare, rivitalizzare e promuovere quei soggetti collettivi che hanno la capacità di condurre battaglie nel nome dell’interesse comune, per consentire a tutti, ai giovani, alle donne e in particolare ai più deboli, di sollevare questioni, formulare proposte e trovare solidarietà, ma soprattutto risposte. Proprio nella convinzione che occorra unire e non dividere, confrontarsi e non scontrarsi nelle scorse settimane ho sollecitato alla sintesi che ancora oggi auspico e ritengo possibile e fruttuosa”.