«Con soddisfazione registriamo la volontà del commissario Cotticelli di applicare l'accordo del 7 novembre scorso. La notizia rimette al centro i problemi della sanità calabrese, in particolare la vertenza dei precari e dei lavoratori idonei collocati nelle graduatorie dei concorsi espletati da tempo dalle varie aziende: parliamo di professionisti dei vari profili sanitari fondamentali per garantire i Lea nei presidi ospedalieri degli spoke e degli hub». È quanto si afferma in un comunicato congiunto dei segretari generali Funzione pubblica della Calabria di Cgil, Cisl e Uil, Alessandra Baldari, Luciana Giordano ed Elio Bartoletti. «Abbiamo affrontato con determinazione questa vertenza - aggiungono - che nel corso degli anni, con i vari commissari che si sono susseguiti, ha prodotto accordi importanti, non ultimo il Protocollo d'Intesa, che finalmente comincia a produrre i suoi frutti, sottoscritto tra la struttura commissariale guidata dal generale Cotticelli, il Dipartimento della Salute guidato da Antonio Belcastro». «Ieri i lavoratori della Azienda ospedaliera di Catanzaro e gli idonei collocati in posizione utile nelle graduatorie, hanno incominciato a ricevere le convocazioni per la presa di servizio. Ciò induce ad un moderato ottimismo, considerato che il Protocollo da noi sottoscritto mira ad ottenere lo sblocco totale di tutti i posti già autorizzati, fino allo sblocco totale del turnover ed il superamento del Decreto Calabria. Restiamo basiti quando ascoltiamo alcune sigle sindacali che tentano di appropriarsi di accordi che puntualmente hanno criticato ritenendoli inefficaci per la risoluzione dei problemi dei lavoratori». «Ora ci aspettiamo che il generale Cotticelli - dicono ancora i sindacati - chiarisca in modo definitivo con chi ha sottoscritto gli accordi e naturalmente spieghi alla stampa ed ai media in generale che quanto sta avvenendo in queste ore e' frutto di giorni di lavoro delle scriventi e di interminabili riunioni. Su Commissario. Faccia uno sforzo. Spieghi all'opinione pubblica come si e' arrivati alla sottoscrizione dell'intesa che per il momento ha placato gli animi che altri avevano portato all'esasperazione, mettendo a repentaglio l'incolumità dei lavoratori che chiedevano semplicemente di poter avere un lavoro per garantire una vita dignitosa alle proprie famiglie».