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Regionali in Calabria, in 147 firmano un appello: candidare una donna a governatore

«Rivolgiamo il nostro appello a tutte le forze democratiche, alla società civile, al mondo accademico, alle forze politiche affinché alle prossime elezioni regionali venga scelta una candidata donna a Governatrice. Chiediamo inoltre di rispettare la presenza di genere nella formazione delle liste (in assenza di una legge regionale a tal riguardo) al fine di assicurare il diritto costituzionale in un ottica democratica partecipativa e rappresentativa».

E’ quanto si afferma in un appello firmato da 147 donne, prima firmataria la consigliera di parità della Regione Calabria, Tonia Stumpo, impegnate nei vari ambiti della società civile e politica calabrese in vista delle elezioni regionali. «Sarebbe un segnale forte - è scritto nel testo - che restituirebbe alle donne un ruolo centrale e non più marginale e tutelerebbe dignità e diritti inalienabili per le donne. Il ruolo della donna non può essere più mortificato e circoscritto nell’ambito di una società di tipo patriarcale: bisogna creare opportunità di emancipazione e sviluppo economico e sociale nell’interesse generale no solo delle donne, ma dell’intera società. Non arretrare, ma salvaguardare l’esercizio democratico: riteniamo che questa battaglia culturale e di civiltà debba interessare in maniera trasversale i luoghi della politica. È infatti necessario promuovere azioni sinergiche che puntìno sulle pari opportunità per il benessere di tutta la Calabria e che contrastino il vuoto di presenza di genere nell’esperienza politica che da decenni caratterizza la nostra regione».

«La questione della scarsa presenza femminile nei luoghi di decisione - è scritto ancora nell’appello - è un dato che, a settant'anni dall’acquisizione del diritto elettorale da parte delle donne, è sintomo di una sconfitta per la stessa democrazia e lascia aperto il problema del riequilibrio della rappresentanza di genere. Garantire pari opportunità da parte di chi andrà a definire le sorti della Calabria significa restituire speranza all’intera comunità per la realizzazione di una democrazia effettiva e non di facciata. È il momento del coraggio. È il momento della svolta positiva. Bisogna finalmente dare spazio alle donne nella vita politica della nostra regione. Solo così possiamo pensare di riscattare la Calabria da anni bui di arretratezza sociale, economica e culturale. Per questo chiediamo e auspichiamo che siano candidate donne alla presidenza regionale e che sia rispettata la democrazia paritaria».

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