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Regionali in Calabria, Forza Italia: "Nessuna fuga in avanti"

Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto

«Non c'è stata nessuna fuga in avanti di Forza Italia sulla candidatura a Presidente della Regione Calabria. Meno che meno alcuna scorrettezza nei confronti dei partiti alleati». Lo afferma, in una nota, il  vicecoordinatore regionale della Calabria di Forza Italia, Domenico Tallini, facendo riferimento alla proposta avanzata dal partito di candidare per il centrodestra alla presidenza della Regione Calabria il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto.

«Riteniamo sia stato legittimo - aggiunge Tallini - che il partito a cui, secondo un consolidato accordo e senza prova contraria, spetta il compito di guidare la coalizione abbia indicato con chiarezza e alla luce del sole il candidato.

I vertici nazionali di Forza Italia, con in testa il vicepresidente Antonio Tajani, ci hanno confermato a Viterbo che l'accordo prevede l’assegnazione della Calabria al partito del presidente Berlusconi. Dovremo aspettare solo pochi giorni per averne l’ennesima conferma al tavolo nazionale. Se ci saranno novità o modifiche ne prenderemo tranquillamente atto».

«Su un punto, comunque - dice ancora Tallini - occorre essere chiari: non saranno accettati veti o piani B. Lo ha detto a chiare lettere anche il presidente Tajani. Forza Italia non ha messo becco nelle scelte della Lega in Umbria e in Emilia Romagna o, in precedenza, di Fratelli d’Italia in Abruzzo. Ma questo è l’Abc della politica. Non capisco pertanto le voci di disappunto rispetto all’autonoma e legittima scelta fatta da Forza Italia che ha indicato all’unanimità alla presidenza della Regione il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, da noi ritenuto la personalità più adatta per imprimere un forte cambiamento sulla base di un programma ambizioso, innovativo e condiviso. Dobbiamo dare grande prova di unità, fare percepire all’opinione pubblica una coalizione non rissosa e fortemente impegnata a fare cambiare registro alla Calabria dopo la disastrosa esperienza del centrosinistra. Abbiamo di fronte un avversario insidioso che non esiterà ad allearsi con il diavolo, in questo caso con le sembianze del Movimento Cinquestelle, pur di mantenere in piedi il suo sistema di potere».

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