«Non ho alcun dubbio che siano mature le condizioni per la riforma dei Consorzi di bonifica annunciata dal presidente Oliverio: dubito, però, che la questione possa essere seriamente e compiutamente affrontata nelle poche settimane che volgono al termine della legislatura regionale». È quanto dichiara il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, il quale così prosegue: «Nella Commissione che ho l’onore di presiedere, mi sono occupato a lungo dei Consorzi e, due anni fa, siamo riusciti a portare a termine la normativa che, finalmente, ha stabilito un giusto rapporto fra corresponsione di contributi di bonifica ed effettiva attività di miglioramento fondiario da parte dei Consorzi, eliminando l’ingiustizia dei benefici potenziali e indiretti e imponendo che il beneficio per cui i contribuenti pagano debba essere effettivo». «Proprio relazionando in Consiglio su questa legge, ebbi modo di evidenziare la necessità di non fermarsi all’aspetto particolare della contribuzione e di ripensare complessivamente la funzione dei consorzi, soprattutto n relazione alla opportunità che essi, più che semplici enti di supporto all’agricoltura, potessero sempre più essere indirizzati verso la difesa del suolo e l’organica lotta al dissesto idrogeologico. Già oggi, d’altronde, la contribuenza extra agricola ha superato il 50% del totale». «Riprendere il tema – continua Bevacqua – presuppone confronti approfonditi, interlocuzioni con i soggetti interessati e analisi puntuale delle conseguenze riguardo alle misure che si propongono: mi pare arduo coniugare tutta questa attività con i ristrettissimi limiti temporali che residuano all’attuale consiliatura». «Se, invece, si vuole intervenire su problemi specifici inerenti situazioni e contesti accuratamente individuati, allora si deve agire diversamente, senza mettere a rischio la funzionalità e l'utilità dei consorzi nel loro complesso. Chiederò, pertanto, al capogruppo del Pd di porre il tema all'ordine del giorno di una prossima riunione del gruppo consiliare», ha concluso.