Dopo la pausa ferragostana, nei prossimi giorni riprenderà a pieno regime l'attività della politica calabrese, impegnata nelle trattative in vista delle elezioni regionali. Nelle ultime ore le riflessioni sono chiaramente legate all'evoluzione del quadro nazionale e dalle trattative per la formazione del nuovo governo. Alla ripresa dell'attività politica per lo scorcio finale della legislatura regionale, infatti, gli assetti negli schieramenti non sono ancora delineati in modo definitivo.
Nel centrodestra, al momento si registra la candidatura alla carica di presidente della Regione del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, designato da Forza Italia, da altri partiti della coalizione con l'Udc e il Nuovo Cdu e da alcuni movimenti civici. Sul suo nome, tuttavia, ancora non si sono espressi né la Lega né Fratelli d'Italia, due forze politiche che in Calabria sono date in forte crescita di consenso. Occhiuto, che sta effettuando in queste settimane il suo tour "Calabria bellissima" per presentare il suo programma che parte alla sua esperienza amministrativa alla guida di Cosenza, nei giorni scorsi dalla platea di Soverato ha lanciato un messaggio a Lega e Fratelli d'Italia auspicando al più presto un incontro e ribadendo il carattere inclusivo della sua candidatura.
Nel campo del centrosinistra, invece, il dibattito in queste ore è caratterizzato dalle polemiche sulla ricandidatura o meno del governatore uscente, Mario Oliverio. La segreteria nazionale del Pd, guidata da Nicola Zingaretti, pur dando un giudizioso positivo dell'azione della Giunta regionale, si è espressa, soprattutto attraverso le parole del responsabile nazionale del partito, Nicola Oddati e del commissario dei dem calabresi, Stefano Graziano, per un "no", ritenendo necessario un rinnovamento. Dal suo canto, Oliverio non arretra dalla sua intenzione di ricandidarsi, chiedendo comunque lo svolgimento delle primarie per la scelta del candidato a presidente della Regione. Oliverio può contare sul sostegno di gran parte dei partiti alleati del centrosinistra, ma non sul sostegno totale del suo partito in Calabria. A opporsi a una sua ricandidatura sono infatti le aree del Pd calabrese che fanno riferimento a Matteo Renzi, a Dario Franceschini e ad Andrea Orlando, nonché una parte dell'area che alle ultime primarie si è schierata con Zingaretti.
Dall'entourage del governatore uscente, peraltro, nelle ultime ore si sta facendo trapelare l'idea di un Oliverio intenzionato a candidarsi comunque alle Regionali, a prescindere dal sostegno del Pd. Alcuni dirigenti del Pd calabrese, poi, hanno lanciato la proposta di aprire un dialogo finalizzato a una intesa con il Movimento 5 Stelle alle Regionali, proposta però finora esclusa dai pentastellati, intenzionati a correre in autonomia. Sul piano istituzionale, infine, l'attività della Regione dovrebbe riprendere l'11 settembre con la prima seduta del Consiglio regionale dopo la pausa estiva: all'ordine dl giorno ci saranno la temporanea surroga dei due consiglieri regionali, Alessandro Nicolò (Gruppo Misto-Fdi) e Sebi Romeo (Pd) colpiti da misure interdittive nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Reggio Calabria, con l'ingresso dei primi due non eletti nel 2014 nelle rispettive liste circoscrizionali, Domenico Giannetta (Fi) e Giuseppe Giordano (Pd), e il question time.
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