«Dopo una valanga di insistenti richieste pubbliche e moltissimi incontri, ho deciso di rompere gli indugi e di candidarmi a presidente della Regione Calabria alle prossime elezioni». Lo dichiara l’ex capo della Protezione civile regionale, Carlo Tansi, che non ha nascosto delusione per come è stato messo alla porta nonostante il suo impegno di rilancio e valorizzazione del dipartimento di Protezione civile. Ormai da settimane Tansi sta girando la Calabria, ascoltando i territori e proponendo la sua idea di Calabria. In pochi giorni ha raggiunto 2.500 firme una petizione che ha lanciato on line. «Lo farò con l’intento di costruire una ampia coalizione civica che nasca dalle istanze più genuine della società civile - ha aggiunto Carlo Tansi spiegando la sua salita in politica - composta da cittadini di tutte le estrazioni e provenienze ideologiche - inclusa la parte sana dei partiti e dei movimenti - accomunati dal desiderio di trasformare in risorse i tanti tesori inespressi della nostra Terra, e dare così prospettive di un futuro nuovo e dignitoso ai nostri figli. Insomma, una vera e propria alleanza sociale per la Calabria». «Punteremo principalmente sulle nostre risorse storiche: l’agricoltura, il mare, l’ambiente, la cultura e il turismo. Basta con i miliardi sperperati in fantomatici e inconsistenti progetti di sviluppo industriale, tra l’altro incompatibili con il nostro territorio. Si, invece, alla tutela a oltranza dei diritti civili contemplati dallo Statuto della Regione ma sempre più trascurati e talvolta negati: lavoro, studio, sanità, assistenza sociale, libertà di parola e di partecipazione». «Ho deciso di mettere la faccia in una battaglia di orgoglio e di speranza per la Calabria, una vera e propria rivoluzione che spero di combattere assieme a persone che abbiano la determinazione, la voglia di impegnarsi e i requisiti morali idonei. Voglio dar voce alla moltitudine di Calabresi che non votano più da anni: quel “partito degli astensionisti” che in occasione delle ultime elezioni regionali del 2014 ha raggiunto l’incredibile percentuale del 57%», ha sigillato il geologo che pare sia pure uno dei nomi al vaglio del M5S per la scalata alla Cittadella regionale.