Il Codacons ha chiesto l’immediato ritiro delle liste dei manager perché "si finirà per affidare la sanità calabrese ai protagonisti del disastro in cui si trova". Secondo il Codacons, in particolare, non sarebbero stati verificati i procedimenti penali pendenti di molti candidati. Il dottor Ottorino Zuccarelli, già sindaco di San Fili, ad esempio, sembra aver ricevuto una condanna in primo grado per truffa all’ASP di Cosenza, così come il dottor Pasquale Mesiti, già destinatario di una condanna da parte della Corte dei Conti, che sembrerebbe essere sotto inchiesta a Locri. Anche Elga Rizzo e Angela Caligiuri sarebbero indagate a Vibo Valentia, mentre Maria Felicita Crupi sarebbe sotto processo a Reggio così come Salvatore Barillaro. Eppure si legge che “le commissioni hanno completato l’iter per la formazione degli elenchi degli idonei alla nomina a direttore amministrativo e direttore sanitario delle aziende del servizio sanitario della Regione Calabria, le cui risultanze sono all’attenzione della giunta regionale per la presa d’atto e relativa approvazione. Su questo - continua il Codacons - Belcastro e Oliverio dovranno dare una spiegazione". “Evidentemente, con la campagna elettorale alle porte, si continua a utilizzare la sanità per piazzare amici, amici degli amici e teste di legno, buoni solo a raccattare voti. Avevamo chiesto l’intervento del Generale Cotticelli - prosegue la nota del Codacons - ma il suo silenzio è stato più che eloquente". "Per cui non ci rimane che interessare l’Anac e la Magistratura - conclude la nota del Codacons - per cercare di tutelare ciò che resta della sanità calabrese".