La sanità resta l’argomento principale all’ordine del giorno della Calabria. Dopo che il presidente della Regione, Mario Oliverio, aveva incontrato oggi il Commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario calabrese, generale Saverio Cotticelli, e i cinque prefetti calabresi, lanciando l’allarme su «alcuni problemi particolarmente delicati che si registrano nel settore» e che "rischiano di aggravarsi - a detta del Governatore - in seguito all’entrata in vigore del Dl Sanità» recentemente approvato dal Parlamento, in serata si é appreso della sentenza con cui la Corte costituzionale ha rigettato il ricorso che era stato presentato dalla stessa Regione Calabria contro il prolungamento del Commissariamento del settore sanitario da parte del Governo. La sentenza della Consulta é stata depositata oggi.
Il ricorso era stato presentato dalla Regione, in termini di competenza giurisdizionale, dopo la nomina nei mesi scorsi del nuovo commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario calabrese, il generale Saverio Cotticelli, in sostituzione dell’ingegnere Massimo Scura. La Regione aveva chiesto la revoca del Commissariamento, che si protrae ormai da nove anni, ed il ripristino della gestione ordinaria del settore. Per la Consulta, dunque, la prosecuzione del Commissariamento della sanità calabrese, provvedimento contro il quale il presidente Oliverio ha intrapreso da tempo una veemente battaglia contestandolo in termini di metodo e di merito, é un atto legittimo. Eppure proprio oggi il Governatore Oliverio aveva incontrato il generale Cotticelli ed i cinque prefetti della Calabria per lanciare l’ennesimo allarme sulle conseguenze del Commissariamento della sanità calabrese.
«Sono preoccupato - ha detto il presidente della Regione - per alcuni problemi particolarmente delicati che si stanno registrando in Calabria. Problemi che a seguito dell’entrata in vigore del Decreto legge sulla Sanità calabrese possono aggravarsi ancora di più. Mi riferisco in primo luogo al rimpiazzo del personale medico e paramedico, la cui carenza è abbastanza evidente e determina problematiche nella garanzia dei servizi. Ci sono territori in fermento proprio perché i servizi non vengono garantiti a causa della carenza di personale che avrebbe dovuto essere rimpiazzato».
Oliverio ha chiesto, in particolare, al generale Saverio Cotticelli, «garanzie per le forniture dei farmaci salvavita nelle strutture sanitarie. C'è una norma contenuta nel Decreto - secondo il Governatore - che stabilisce che, per quanto riguarda le gare per le forniture ed i servizi, bisogna fare ricorso o al Consip o a Stazioni uniche appaltanti esterne alla Calabria. Questo ha determinato una situazione molto seria per quanto riguarda le gare relative a beni molto importanti come i farmaci». Il Presidente della Regione ha anche parlato delle cinque Aziende sanitarie provinciali della Calabria, che ha definito "acefale, senza guida e senza testa» perché ancora in larga parte «senza commissari. Il Governo si decida a nominarli. Ne hanno fatti tre su sette e i tre che sono stati nominati non si sono neppure insediati. Siamo davvero in una situazione paradossale. Il Governo ha avocato tutto a sé, ma dia risposte».
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