«Il sistema consorzi di bonifica avanza dalla Regione Calabria 70 milioni di euro dal 2001 al 2014; non riusciamo ad avere un centesimo. Il consorzio che mi onoro di presiedere, il più grande, avanza 15 milioni». Lo dichiara Marsio Blaiotta, presidente dell'Anbi Calabria, durante un'audizione in commissione Agricoltura del Senato in relazione all'affare assegnato sulle problematiche concernenti i consorzi di bonifica e di irrigazione.
«Cosa possiamo fare - chiosa - con soli 12500 euro di contributo della Regione per gestire una diga di 20-30 milioni di metri cubi per un anno? Solo la guardiania costa molto di più! Abbiamo una parte delle dighe non collegate agli impianti, è un lavoro magari di 150mila euro. Se avessimo una programmazione, un ristoro dalla nostra Regione, indipendentemente dal colore politico, potremmo incrementare da 30mila a 87mila ettari irrigati, avremmo un incremento di 40mila posti di lavoro nell'agricoltura».
«Noi riscuotiamo il 60% dei ruoli - ha aggiunto Blaiotta -, perché avendo ereditato consorzi commissariati da 54 anni abbiamo fatto una 'rivoluzione', non c'era nemmeno un servizio (abbiamo ripulito tutti i fossi in tutta la Calabria). Avendo fatto tanti servizi siamo riusciti a racimolare questa percentuale, che non è una bella cosa, ma rispetto al 25-30% che s'incassava negli anni precedenti, arrivare al 60% è stato un bel salto di qualità. Pensiamo che col primo ruolo coi piani di classifica approvati tra qualche anno potremo ripetere le belle parole dei colleghi prima di me».
«Le linee guida per i piani di classifica - aveva spiegato in precedenza - sono state emanate nel 2014; i consorzi, entro 6 mesi, come da legge, hanno prodotto i piani di classifica; l'approvazione l'abbiamo avuta il 4 maggio 2017, dopo tre anni. Noi quindi abbiamo emesso il primo ruolo coi piani di classifica nel 2018. Pensiamo di arrivare a regime nel 2020 per avere un'autonomia finanziaria".
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