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Campagna elettorale infuocata a Rende, Principe attacca la giunta Manna

Il Comune di Rende

Cominciano a delinearsi anche le liste oltre il Campagnano per l'attesa competizione elettorale del 26 maggio. Si limano i dettagli e si cerca di inserire questo o quel candidato in grado di portare un voto in più rispetto all'avversario nella propria cascina. Almeno 25/26 liste per 24 candidati ognuno con 5/6 pretendenti alla carica di primo cittadino. Ancora una settimana di tempo, il going per la presentazione scade alle 12 del 27 aprile. Poi, tutti alla ricerca del consenso personale, di santini e facsimile da portare nelle urna.

Intanto, per non cedere il passo a quanto accaduto in questi cinque anni, si continua a litigare su tutto. Sul centro storico, ad esempio, domenica pomeriggio anche l'occasione di una inaugurazione di un privato ( un bar) ha scatenato il dibattito. Il candidato sindaco dei riformisti, Sandro Principe, ha fatto visita al centro storico di Rende e ha parlato delle prospettive del vecchio borgo.

«Rende centro ospita strutture molto importanti che sono indispensabili nei processi di valorizzazione del borgo. Ci sono i musei, ci sono le chiese ristrutturate, ci sono le scale mobili. A Rende vecchia il patrimonio edilizio è di buona qualità. Molti fabbricati sono stati messi a norma sia dai privati, sia dal Comune che nel tempo ha acquisito molti immobili. Non faremo promesse mirabolanti, faremo delle cose molto semplici. Tenteremo di realizzare un paese albergo coinvolgendo i proprietari degli immobili disponibili, ma soprattutto coinvolgendo i titolari delle attività economiche presenti e predisponendo una strategia di marketing turistico attentamente calibrato».

«Sarà necessario stimolare le iniziative imprenditoriali sostenendo con fondi europei iniziative alberghiere del tipo Bed and Breakfast, l'artigianato artistico e del commercio di nicchia. Realizzeremo un buon sistema di collegamenti automobilistici e creeremo una rete di visite guidate che coinvolgeranno non solo il centro storico di Rende, ma anche quelli di Cosenza, Castrolibero e Montalto. Rende centro sarà spinto con un'azione integrata, digitale e multiculturale, verso un futuro che sarà realtà nel giro di pochi anni», ha rimarcato Principe.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.

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