«Non possiamo più rimandare la discussione ed è necessario coinvolgere tutti, anche alla luce di quello che è accaduto nel corso dell'ultimo consiglio regionale. Bisogna prendere atto che la maggioranza non è più tale». A scriverlo è il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione in una lettera al commissario del Pd calabrese Stefano Graziano.
«Ho apprezzato - afferma Guccione - il tuo equilibrio politico già con la nomina dei commissari del partito di Corigliano-Rossano e di Rende. Ora si apra finalmente un confronto all'interno del Pd pure in vista delle prossime scadenze elettorali, europee e regionali. Il Pd appare isolato e per questioni che riguardano il ruolo e il funzionamento del Gruppo in consiglio regionale io e altri colleghi ci siamo autosospesi, mentre qualcuno, nel frattempo, ha deciso di dar vita ad altri Gruppi consiliari».
«È una questione ormai oggettiva, aggravata dal fatto che in questi anni è mancato un confronto all'interno del Gruppo che si è riunito solo due volte - prosegue -. L'ultimo incontro si è tenuto subito dopo la tua nomina. Non possiamo più continuare in questa situazione di stallo e farci trascinare in una condizione, sempre più critica, di incertezza politica. Le ultime dichiarazioni e prese di posizione del ministro Giulia Grillo sulla sanità calabrese, il commissariamento dell'Asp di Reggio Calabria e le criticità delle altre Asp, l'annunciato decreto straordinario per sostituire i vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere, il continuo conflitto istituzionale, in questi anni, tra la Regione e l'ufficio del Commissario per l'attuazione del Piano di Rientro, urgono un confronto immediato».
«Così come la mancata approvazione in Consiglio della legge sulla doppia preferenza di genere e la presenza di una maggioranza senza numeri per governare. Il Partito deve fare i conti con quello che sta accadendo. Un dibattito, aperto a tutti, sull'attuale situazione politica calabrese e anche sulle prossime elezioni europee - conclude Guccione - potrà aiutare ad aprire una nuova fase e ad avviare il necessario processo di cambiamento per costruire un'alleanza civica e di centrosinistra, così come è avvenuto nelle altre regioni dove si è votato ultimamente. Ti scrivo queste brevi considerazioni politiche perché sono convinto che, se non si affrontano in tempo le questioni, il rischio è quello di una disgregazione del nostro schieramento».
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