"Il reddito di cittadinanza? Non lo darei a quelli che mangiano e non ingrassano! Ho 71 anni, sono ingrassato, pieno di sindromi e con il riflusso esofageo che quando la notte mi tormenta cerco di tamponare mettendo due libri di Bruno Vespa sotto il cuscino. Sono un politico e un comico in declino, me lo sto gustando il mio declino, prima riempivo le piazze e i teatri, ora meno. Ma non vado in crisi, la mia depressione me la coltivo. Non riesco a dormire, ho sempre menato ai governi e adesso che siamo noi al governo con chi me la devo prendere?".
E' quella di un uomo che affronta con feroce autoironia un'asserita deriva esistenziale, l'immagine che Beppe Grillo ha voluto dare di sé nel suo spettacolo "Insomnia - Ora dormo!" che ieri sera ha fatto tappa al teatro Politeama di Catanzaro, promosso da Ruggero Pegna.
Un artificio comico ma anche un modo furbesco per colpire il pubblico a cui questa versione "umanizzata" del fondatore del M5S, percepito come un anziano in declino con tutte le sue fragilità, è molto piaciuta.
Una strategia a doppio binario che da un lato riavvicina alla gente l'icona del partito più votato alle ultime Politiche, dall'altro gli permette di lanciare "zampate" più felpate ma ugualmente micidiali a Salvini, definito il mago di Oz, alla legge sulla legittima difesa, che "ti fa vedere le persone come bersagli", alla Tav che - dice - "serve solo a disunire il M5S dalla Lega" ed è "nata su presupposti sbagliati, con programmi datati venti, trenta anni fa. Non c'è un metro di Tav fatto. C'è solo la galleria di soccorso. Possiamo pretendere di sapere come si muoveranno le merci tra vent'anni? E noi siamo ancora con i container nei porti e sui treni. Container che sono vuoti. Che senso ha, allora, fare ancora dei buchi, delle gallerie? Noi la logistica del trasporto dobbiamo ancora iniziare a pensarla". Temi politici affrontati con l'arma della satira in un momento cruciale, forse il più complicato per il governo targato Lega-M5S.
"Il Movimento - dice - è nato dalla mia insonnia, è stato una rivoluzione antropologica della politica, nata dalla curiosità e dall'umorismo. Siamo in contraddizione, ma ci può stare. Va bene! Il sogno non finisce, non è finito.Continua. Basta parlare del passato, di quello che eravamo. Parliamo di quello che siamo. Ho fatto togliere il vitalizio anche a un amico come Gino Paoli, del resto sono diventato un comico per divertire mio padre".
Quanto alla Calabria, "ci avete mandato la 'ndrangheta, su al Nord, ma noi vi abbiamo mandato il cattivo tempo, qui fa freddo e noi facciamo il bagno", dice facendo il gesto dell'ombrello...
E ancora: "La Calabria è la regione che in assoluto ha fatto meno domande di reddito di cittadinanza. C'è un paese qui che si chiama Dinami, il più povero di Italia, dove nessuno ha fatto domanda per il reddito. E allora diciamolo che o lavorate tutti in nero oppure… in Italia non si capisce più nulla. In politica la destra comanda a sinistra e la sinistra comanda a destra". Parole di elogio per Luigi Di Maio ("è un fuoriclasse, l'ho conosciuto da ragazzino al suo paese") e per Fabrizio Paonessa, un calabrese esperto in tecnologie avanzate a cui Grillo ha riservato ampio spazio consentendogli di presentare un software in grado di individuare gli abusi edilizi e "leggere " il territorio.
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