«Come possiamo aspettarci risultati positivi dal Por 2014-2020 quando a registrare carenze e criticità è la stessa Autorità di Audit». È quanto afferma l'eurodeputata Laura Ferrara «alla luce del declassamento - riporta una nota - dell'Autorità di Audit, ovvero il sistema di gestione e controllo della Regione Calabria sulla spesa dei fondi europei, interroga la Commissione europea».
«Nella relazione dei revisori della Commissione europea - sostiene Ferrara - vengono evidenziate irregolarità sistemiche nel controllo dei progetti finanziati con fondi comunitari, irregolarità che non sono state trattate adeguatamente dall'Autorità di Audit. In poche parole il controllore non è attendibile e non garantisce, quindi, una buona qualità della spesa. Nello specifico, molte operazioni risulterebbero già concluse al momento del decreto di ammissione al finanziamento a valere sul Por, tuttavia Autorità di Gestione e Autorità di Audit parrebbero non tener conto delle indicazioni della Commissione europea facendo invece rientrare nella spesa Por Calabria 2014/2020 i progetti successivi alla lettera di accettazione del beneficiario e non successivi al decreto di ammissione al finanziamento. In questo modo, in poche parole, si allargherebbe la forbice per far rientrare nella spesa anche progetti già finanziati su altri fonti di spesa».
«Alla luce di queste evidenti anomalie - afferma ancora Ferrara - ho chiesto conto alla Commissione sull'efficacia dei controlli di I livello e se il caricamento dei dati sul sistema Siurp per la costituzione dei fascicoli elettronici è avvenuto correttamente. Soprattutto ho deciso di scrivere alla Commissione per conoscere quanti siano realmente i progetti che potevano entrare a far parte della spesa POR 14-20. Un trend negativo acuitosi negli ultimi anni e che si somma alla sospensione dei fondi (131 milioni) sulla nuova Programmazione e le ulteriori sospensione dei pagamenti sul Por 2007-2013».
«Questo preoccupante quadro - conclude l'europarlamentare - smonta definitivamente i rosei risultati della propaganda di Oliverio e della sua maggioranza. La verità è che la Calabria in tema di spesa di fondi europei viaggia come sempre sul filo del rasoio, una verità scomoda per chi aveva promesso un cambio di passo e vorrebbe continuare a governare seppur confinato a San Giovanni in Fiore».
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