Il Consiglio regionale della Calabria, con una risoluzione approvata all’unanimità, "diffida" il Governo nazionale dall’approvazione di ulteriori atti in favore del regionalismo differenziato. Il Consiglio, in particolare, «diffida il Governo nazionale a predisporre atti che prevedano il trasferimento di poteri e risorse ad altre Regioni fino alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, art. 117, lettera m della Costituzione, trasmettendo tempestivamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il testo della presente risoluzione».
L’assemblea, inoltre, «si impegna ad attivare i passaggi necessari per dare impulso ad una iniziativa legislativa da presentare direttamente alle Camere sulla base del disposto dell’art. 121, comma 2 della Costituzione, finalizzata alla revisione del Titolo V, parte seconda, della Carta, in direzione di un regionalismo solidale e contemporaneamente attivare, attraverso la medesima disposizione, la richiesta volta ad ottenere forme e condizioni di autonomia ed assicurare il necessario coinvolgimento delle Autonomie locali, dei Presidenti delle Province, delle Città metropolitane e del Presidente dell’Ance regionale, nonché a promuovere una conferenza degli Uffici di presidenza dei Consigli regionali di Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia, al fine di perseguire eventuali convergenze tra le Regioni del Meridione».
«Oggi in Consiglio regionale - è stato il commento del presidente dell’Assemblea Nicola Irto - abbiamo lanciato una grande sfida democratica e politica. Una sfida avanzata e coraggiosa, non una battaglia di retroguardia. All’Italia serve un nuovo regionalismo solidale. Non abbiamo paura dell’autonomia rafforzata richiesta da tre regioni ma sui diritti dei cittadini e sulla tenuta del Paese non cediamo di un millimetro. L’Italia è una e indivisibile».
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