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Siderno, lo scioglimento del comune finisce in Parlamento

La sede del comune di Siderno

Un’interrogazione parlamentare della deputata di Forza Italia Renata Polverini e un’interpellanza di Nico Stumpo di “Liberi e Uguali” invitano a fare luce sullo scioglimento del consiglio comunale di Siderno, perché esisterebbero prove inoppugnabili che smonterebbero alcuni motivi posti alla base dello scioglimento stesso.

In particolare, i dubbi sollevati dalla deputata di Forza Italia Renata Polverini riguardano, i rapporti tra l’amministrazione Fuda e la ditta “Italcostruzioni", vincitrice dell’appalto per la costruzione del Palazzetto dello sport, e la gestione finanziaria e dei tributi che ha ingenerato perplessità nella commissione d’accesso.

Esisterebbero documenti in Comune, che “smontano” entrambe le ragioni che hanno portato a uno scioglimento, che la deputata considera «fatti privi di fondamento». L’interrogazione è stata presentata nella seduta del 28 novembre scorso. Parte dalla premessa che secondo la relazione prefettizia il sindaco avrebbe mostrato interesse per la Italcostruzioni e nel giugno 2016 avrebbe sollecitato alla Prefettura il rilascio dell’informativa antimafia della ditta, risultata aggiudicataria dei lavori del Palazzetto dello sport. A luglio l’ente avrebbe affidato i lavori alla Italcostruzioni e a novembre la Prefettura ha emesso provvedimento interdittivo alla ditta. Dai documenti si rileva che la Italcostruzioni si era aggiudicata l’appalto durante la precedente gestione commissariale, nel 2011.

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