È guerra totale tra gli istituti sanitari privati calabresi in convenzione (non tutti) e la struttura commissariale che gestisce il debito sanitario, guidata da Massimo Scura. Non passa giorno che non ci sia un nuovo colpo di scena: dopo il primo annullamento del decreto sui tetti di spesa del settembre scorso ne era arrivato un altro.
Il nuovo provvedimento, dopo la bocciatura, da parte del Tar, del precedente (cioè il Dca 172/2018 che fissa il tetto di spesa per l’acquisto di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale da privato accreditato), aveva modificato, così come riporta l'edizione cartacea della Gazzetta del Sud, il contenuto normativo ma non il quantum, cioè la cifra del finanziamento massimo programmato dalla Regione per acquisire, attraverso le Asp, prestazioni dai laboratori privati accreditati. Cifra che viene definita in 60.918.681 euro (al netto del ticket e quota ricetta), pari a quella del precedente decreto.
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