Ideato con l'obiettivo di assicurare una maggiore trasparenza sulle pratiche amministrative, il Piano anticorruzione rischia di rivelarsi un boomerang per la Regione. Già, perché la road map stabilita dai responsabili del programma sta facendo registrare notevoli ritardi.
Le maggiori criticità si registrano soprattutto sul fronte della rotazione di dirigenti, funzionari e personale di front office (ovvero a diretto contatto con il pubblico) che hanno maturato un'anzianità di servizio di 8 anni nello stesso ufficio.
Tra le stanze della Cittadella, infatti, sono diversi i casi di burocrati collocati ormai da lungo tempo sempre negli stessi settori-chiave. Pensata come strumento fondamentale per evitare incrostazioni e accumuli di potere, però, la rotazione rischia di rivelarsi un tabù. Il pericolo è stato segnalato anche dal presidente nazionale dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, che nella relazione annuale al Parlamento ha ammonito sulle «resistenze all'adozione della misura».
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