Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione di ieri sera, ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge calabrese in materia di accesso al commercio sulle aree pubbliche. Il testo era stato approvato in Consiglio regionale prima della pausa estiva.
Secondo il ministro degli Affari regionali, Erika Stefani, che ha proposto di sollevare il conflitto di costituzionalità, il testo varato a Palazzo Campanella viola le competenze statali in materia di tutela della concorrenza di cui all’articolo 117, secondo comma (lettera E), della Costituzione.
Il provvedimento varato ieri sera a Palazzo Chigi è il secondo, dopo quello approvato nelle scorse settimane, rappresenta la seconda bocciatura dell’esecutivo giallo-verde nei confronti di una legge calabrese. Nelle passate settimane, infatti, il governo ha deciso di impugnare la legge calabrese sulle disposizioni in materia funeraria.
Adesso spetterà ai giudici della Consulta - se il Consiglio regionale non farà propri, modificando autonomamente i testi, i rilievi avanzati da Palazzo Chigi - stabilire se le due leggi presentano profili di incostituzionalità.
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