In appena cinque anni la scelte degli elettori sono radicalmente mutate. Ciò conferma una caratteristica ormai sotto gli occhi di tutti: l’estremo grado di volatilità elettorale. L’equilibrio politico emerso dalle elezioni del 2018 si è sbriciolato fin da pochissime settimane dopo quel voto. Fratelli d’Italia dal 4 per cento si è fermata poco al di sotto del 20. Un scatto in avanti enorme favorito dai voti in libera uscita da altri partiti del centrodestra - Forza Italia, seppur l’ottimo risultato conseguito, e in misura minore Lega - e dal Movimento 5 Stelle. I pentastellati, dopo il record e la caduta libera, sono riusciti a risalire proprio sul gong finale e grazie a una campagna elettorale tutta incentrata sulla difesa del Reddito di cittadinanza qui percepito da migliaia di persone. E anche se le percentuali raggiunte non sono quelle della scorsa volta, il risultato è davvero sorprendente. Gli analisti - oggi quelli dell’Unical presenteranno il loro tradizionale lavoro di analisi dei flussi - concordano nel ritenere che il M5S sia riuscito a intercettare anche il voto di militanti di sinistra rimasti “orfani” di un partito di riferimento. La controprova sarebbe rappresentata dal modesto risultato conseguito dal Pd rimasto più o meno inchiodato sugli stessi numeri del 2018. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria